Piadena, il contro-bilancio della
minoranza apre le danze elettorali
Piadena Drizzona, il bilancio stavolta lo fa la minoranza. Andando all’attacco con i quattro consiglieri uscenti ossia Ivana Cavazzini, Dario Ricci, Andrea Volpi e Andrea Cantoni dell’amministrazione Priori. Un paese che si è sfilacciato secondo la minoranza, anche perché chi lo ha guidato ha vissuto cinque anni molto litigiosi.
“Il giudizio negativo si deve alla percezione di un paese impoverito, svuotato da attività e che ha interrotto molti rapporti coi comuni limitrofi – ha detto Cavazzini -. I soldi della fusione, che si devono a una nostra scelta e che per fortuna arriveranno ancora per dieci anni tenendo conto che raddoppia il contributo ordinario concesso dallo Stato, sono stati gestiti male. Dovevano servire per progetti straordinari e invece sono stati distribuiti a pioggia sul bilancio di parte corrente. Abbiamo inoltre diffidato il sindaco Priori, già smentito in consiglio, a dire in campagna elettorale che noi avremmo lasciato buchi di bilancio perché non è affatto vero”.
“Sulle opere pubbliche – ha proseguito Cavazzini – vediamo tante buche e pochi asfalti, mentre il progetto del marciapiede di via Platina ha molte criticità con speroni che sporgono e la strettoia davanti all’ex cinema è decisamente poco sicura. I giardini pubblici non si capisce che scopo avranno nella visione della giunta e sta mancando anche la manutenzione ordinaria”.
“Noi avevamo pensato alla fusione – ha detto poi Ricci – per avere contribuiti che aiutassero le famiglie: alla fine invece le scelte politiche della giunta hanno portato ad aumentare le tariffe e le famiglie sono state toccate sul portafoglio nonostante si arrivasse da un periodo difficile. Sentiamo inoltre tante lamentele per la gestione degli uffici comunali con appuntamenti dati anche a 15-20 giorni di distanza, davvero troppi”.
Volpi ha sottolineato due mancanze istituzionali “sperando che non siano dettate da scelte politiche” ha detto. “Da un lato manca l’assessorato allo Sport in un comune che ha due campioni come Bastoni e Orsoni. E poi è mancata completamente l’attenzione a una figura come Mario Lodi. L’unico progetto, portato avanti dalla Cooperativa La Famiglia, col recupero del mosaico, non ha visto nessuno dell’amministrazione presente all’inaugurazione. Anche il Platina è stato dimenticato: tutti i comuni esaltano le loro figure, noi no. La Pro Loco è ingessata, inoltre. E qui ricordo l’accusa di Pagliari nel 2019, che parlava di un paese morto. Aggiungo la scarsa attenzione alle società sportive col PalaTenda rimasto scoperchiato per due anni”.
A Cantoni il compito di evidenziare la spaccatura della maggioranza. “Il consigliere Benelli è uscito dopo pochi mesi, ci sono poi state la revoca della carica di vicesindaco a Cavenaghi, l’abbandono di Pietro Francesconi e la creazione di un gruppo a parte con Pagliari e Mura. Il numero legale sarebbe mancato sempre negli ultimi consigli e abbiamo fatto noi da stampella per non perdere i 500mila euro del Centro Interforze e per l’assestamento di bilancio, oltre che per il Palatenda e i fondi SAI. Aggiungo che col PNRR sono arrivati fondi ovunque, ma qui a Piadena Drizzona abbiamo visto molto poco”.
Una conferenza, realizzata nella sede del PD locale, che di fatto apre ufficialmente anche la campagna elettorale: Federica Ferrari, candidata per il centrosinistra, sfiderà due candidati di centrodestra, ossia Matteo Guido Priori, sindaco uscente sostenuto da Fratelli d’Italia, e Luigi Pagliari, che ha invece l’appoggio della Lega.
Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)