Annamaria Piccinelli: "Territorio e
Sanità: cosa deve fare un sindaco"
Torna ad occuparsi di un argomento che le é particolarmente caro Annamaria Piccinelli, candidata a sindaco per il suo movimento, Vivace e Sostenibile e per il Movimento Cinque Stelle di Casalmaggiore: Sanità Territoriale e Ospedale. Lo ha fatto per tanti anni, e ora traccia le linee su quel che farà se toccherà a lei la guida della città. Battagliera e determinata come sempre, é fuori dalla schiera di quelli che pensano che le decisioni si prendono altrove. Si prenderanno pure da altre parti, ma i primi cittadini, soprattutto se battaglieri e soprattutto se determinati, hanno possibilità di influenza, di manovra, di pressione. Hanno la possibilità di lavorare per la propria comunità, per i propri cittadini, per quel che sul territorio in cui fungono da primo presidio, é importante avere.
Tessere relazioni, continuare a segnalare i problemi a chi di dovere, sostenere chi lavora, raccogliere le rimostranze e farsene portavoce, e tutto quello che serve al miglioramento. E’ la strada maestra? E’ sicuramente la strada di Annamaria. Quella che intraprenderà se gli elettori gliene daranno modo. E quella che intraprende ogni giorno da quando di sanità si occupa.
“Cosa deve fare il Sindaco per l’Ospedale e la sanità territoriale? – ci spiega – Una buona politica innanzitutto tesse relazioni. Il Sindaco deve entrare nei reparti e chiedere loro come stanno lavorando. Di solito, invece, le posizioni apicali dialogano solo tra loro. Sulla carta ci può essere un primario, ma magari è a Cremona e vien qui poco, oppure non è il più adatto al contesto. I continui bandi per reclutare personale devono essere affiancati da convenzioni con le università, altrimenti spesso portano a un nulla di fatto. Oggi alcuni reparti si reggono sui gettonisti. Figura importante che da anni manca è il Direttore sanitario di presidio che andava nei reparti e era tramite con Cremona: oggi per Oglio Po rapportarsi con Cremona è difficoltoso. Liste d’attesa: la delibera regionale 2224, uscita pochi giorni fa, si ripromette l’abbattimento delle liste d’attesa investendo moltissimo sulla sanità privata, ma entrando nei reparti vieni a sapere, ad esempio, che i venti posti letto a bassa intensità che dovrebbero smaltire molti interventi, sono chiusi. Punto nascita: è un orizzonte da perseguire con tenacia e con la consapevolezza dei passaggi normativi e poi organizzativi necessari. Contemporaneamente però è urgente ottenere il servizio Parto sicuro previsto dalla normativa e che deve essere garantito e pubblicizzato. Una nota gradevole: cogliamo l’occasione per augurare buon lavoro al reparto di Oculistica che il 3 maggio ha compiuto 15 anni ed è molto apprezzato specie dalla numerosa popolazione anziana”.
L’importanza della medicina territoriale… “Quanto alla medicina territoriale è quella attivata da medici di base e pediatri o dai servizi sociali o direttamente dal cittadino e eroga servizi in piazza Garibaldi (Consultorio e Casa di Comunità), in via Matteotti (Centro prelievi e vaccinazioni) e in via Romani (Centro Psico Sociale, Comunità riabilitativa e Nucleo dipendenze). La Conferenza dei Sindaci, di cui Casalmaggiore ha la vicepresidenza, si occupa soprattutto dei servizi erogati da questi enti. Tra i vari argomenti che vanno affrontati, in questa sede puntiamo su due. Il Progetto giovani del Consultorio che, agli occhi di un amministratore, è uno dei modi per intercettare adolescenti e giovani e quindi va potenziato nella comunicazione e possibilmente negli orari. Infine l’ambito psichiatrico che risponde a bisogni crescenti. Oglio-Po non accoglie più gli acuti e il Cps non ha più il centro diurno e ha un limitatissimo servizio di trasporti. E ecco tornare la necessità di tessere relazioni, mettere in rete, creare collegamenti per valorizzare i servizi esistenti…”
Na.Co.
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