Elezioni 2024

Ferroni: "Sono un presuntuoso.
Fedeltà, forza, testa per la città"

Il metodo scientifico applicato alla politica. E se non proprio il metodo scientifico puro, un approccio, un metodo organizzativo vero. Quello che si applica sul lavoro quando si intreprende una strada affinché quello che fai possa essere un successo. E’ uno dei punti fermi del candidato sindaco (la cosa la dà per certa, per cui la diamo per certa anche noi,,,) Orlando Ferroni che risponde anche ad alcune domande e questioni che gli elettori gli hanno posto in questi giorni.

Ci ha contattato, come al solito perché questa campagna elettorale per lui sarà alla luce del sole. Non ha paura di scottarsi, non cerca sotterfugi, si affida – senza il pudore della foglia di fico – a quel che é. Istrionico, positivo, presuntuoso… “Sì, sono un presuntuoso, non l’ho mai negato. Se vuoi ottenere dei risultati nella vita lo devi essere, devi avere coraggio e a volte superare anche quello. Se non ho la presunzione di poter arrivare, non arrivo. In questi giorni chi mi ferma mi chiede chi ci sarà nella mia giunta. Naturalmente non rispondo con nomi e cognomi, la pessima esperienza l’ho già avuta quando, nelle passate elezioni, a pochi giorni dalla presentazione delle liste, ho perso alcuni elementi. Quel che conta é la testa del gruppo, la testa é importante, cioé io. Gli altri sono importanti, ma al momento possono non essere nominati. Come sul lavoro ho un progetto, poi cerco i partners con cui portarlo a termine, cerco i fondi, che è il problema meno difficile. Attorno a me voglio gente che lavori, e quelli ho già sul lavoro come in politica. A differenza del lavoro però, dove la competenza deve essere specifica, in giunta e con me ho trovato persone ognuna bravva nel proprio campo. A me della tessera importa sino lì in questo caso. Non prendo uno in giunta senza competenze. E ognuno ha qualcosa, competenze da poter dare. Che siano studenti nel loro ambito, imprenditori, lavoratori, la prima cosa che guardo è proprio quella: quali competenze hai e se sei disposto a metterle in gioco per la comunità. Al vertice resto io, che alla fine ne rispondo personalmente. Ma se tu hai un progetto che mi piace, le competenze per realizzarlo, non ti stanchi di conoscere, di apprendere, di fare e lo fai con entusiasmo, ecco che ho davanti l’elemento ideale per la giunta. Avrò attorno a me tutte persone che conoscono quello che fanno, non devo accontentare nessuno. I veri amici sono ancora con me, sugli altri ho imparato anche io qualcosa in più…“.

E poi ancora… “Fedeltà, Forza e Testa. Queste le tre cose che considero fondamentali in ogni persona. Fedeltà come capacità di lavorare sino in fondo per quello in cui si crede, con un metodo, così come sul lavoro e sulla ricerca che in questi anni mi hanno dato e mi stanno dando soddisfazioni, e soprattutto con le capacità di andare sino in fondo. Forza, perché sulle cose, e con convinzione, é così che si deve lavorare, con forza. Più forza ci si mette nel fare, più non si corre il rischio di arrendersi alle prime difficoltà. Infine, come già accennato, la Testa. E la testa é fondamentale in questo caso sono IO. Se la gente crede in me mi darà il voto se no tornerò a fare quel che ho sempre fatto“.

In democrazia si determina il futuro di una città con il voto. E’ la gente a decidere “… e non ne ho paura. Non cerco altre strade per ottenerlo. So quello che voglio per la città. So da dove parto e dove voglio arrivare. Presunzione? Sì, lo é. L’uomo forte che guida? E’ pure questo, e può sembrare antidemocratico. Ma senza alcune caratteristiche non vai da nessuna parte. Senza una convinzione e una disciplina ferrea é difficile arrivare da qualche parte. Mi ripeto, la democrazia é quella delle urne, quella di chi decide quale progetto sposare e chi votare. Io questa città la posso cambiare: io ci sono“.

Na.Co.

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