Cronaca

"Una lapide per Aurelio Magni":
l'appello per l'ultimo partigiano

E’ stato ricordato, tra i tanti che non ci sono più, durante l’ultimo 25 aprile. Perché Aurelio Magni, scomparso il 22 agosto 2021, è stato l’ultimo partigiano vivente di Casalmaggiore, l’ultimo a poter raccontare l’esperienza tragica e gloriosa della Guerra di Liberazione, sia nelle sue memorie, sia nelle sue poesie.

Ecco perché, proprio a ridosso della data clou nella quale l’Italia racconta la fine della Seconda Guerra Mondiale, qualcuno ha sottolineato come non sia bello vedere la lapide di Aurelio Magni – quella che copra la tomba nella quale le ceneri di Magni, classe 1921, riposano assieme alla mamma – praticamente assente. Una situazione che si ripercuote dal giorno delle esequie quando, al termine della cremazione, la lapide venne rimossa ma poi non più rimessa al suo posto.

Ecco perché a muoversi è stata, in concerto anche con il figlio, l’Associazione Alpini di Casalmaggiore assieme a Vincenzo De Salvo, il suo presidente, e alcuni soci, tra cui Ugo Lazzarini. L’impegno è quello di provvedere al più presto, per andare a riconsegnare decoro anche all’ultima dimora di Aurelio Magni, personaggio che senza dubbio ha contribuito a segnare la storia di Casalmaggiore e dell’Italia in particolare.

Proprio durante l’ultimo 25 aprile Aurelio è stato ricordato assieme agli altri che hanno combattuto per la Liberazione, oltre che ai martiri uccisi nella ritirata nazista nella notte tra il 24 e il 25 aprile. Aurelio fece invece in tempo a vedere l’alba della Liberazione e tanti altri giorni a venire, arrivando alla soglia dei 100 anni, che avrebbe compiuto il 4 settembre 2021. Ecco perché risistemarne la lapide al cimitero di Casalmaggiore non è soltanto un vezzo legato all’ordine e al decoro, ma un gesto di civiltà per onorarne la memoria.

G.G. (video Alessandro Osti)

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