Cultura

Beppe Arena, direttore per un
anno del Teatro: "La mia ricetta"

Il rischio era quello che saltasse la prossima stagione teatrale: un rischio giustamente scongiurato. Poi, chi vivrà vedrà. Casalmaggiore ha un direttore del teatro pro tempore, un anno, poi e giustamente sarà chi guiderà la città da giugno in poi a decidere il da farsi. Beppe Arena é uomo di teatro, come lo era (parliamo al passato per pensionamento, non per altro…) Giuseppe Romanetti. Preparato e in gamba, forse più vicino ad un teatro popolare di qualità, ad un teatro che si preoccupa un poco di più della fama di chi poi sul palco sale, più vicino probabilmente al concetto di spettacolo e meno di ricerca quanto non lo sia mai stato Romanetti.

Il discorso sarebbe lungo, e non lo faremo. Due modi altrettanto importanti e interessanti di interpretare la stagione: due modi per ovvie ragioni diversi. Per chi volesse approfondire di che si tratta, mettiamo sotto il flyer dell’ultima stagione di Casalbuttano, da Tognazzi a Angiolini, da Vladimir Luxuria a Sabina Guzzanti, dai comici di Zelig ad Amanda Sandrelli sino alla lirica (ridotta, ma pur sempre lirica). Partiamo e parliamo di fatti.

C’è il nuovo direttore artistico per il teatro comunale di Casalmaggiore. In attesa di capire come andranno le elezioni a Casalbuttano, dove ha guidato il Teatro Bellini, Beppe Arena, attore cremonese e regista, diventa la nuova guida succedendo a Giuseppe Romanetti, andando in pensione lo scorso autunno.

Mi accingo – ha spiegato Arena – a preparare la prossima stagione del teatro comunale di Casalmaggiore. Per me è un grande onore. Ringrazio l’assessore e il sindaco che mi hanno dato questa opportunità. Qual è la linea artistica che terrò? Diciamo che la mia idea è che le persone è meglio che vengano a teatro piuttosto che stiano sempre e solo davanti alla televisione. Cercherò di portare spettacoli di qualità, questo sicuramente e se possibile con personaggio con nomi di richiamo in modo da poter riempire il teatro, quindi anche abbassare quelli che sarebbero i costi a carico dell’amministrazione comunale, ma soprattutto ciò che conta per me è vedere il teatro pieno. Quindi spettacoli di qualità, con nomi conosciuti in parte diciamo che la linea artistica sarà la stessa che seguo da diversi anni, più di venticinque al teatro Bellini di Casalbuttano che è un teatro comunale che ha le stesse dimensioni del teatro di Casalmaggiore, meno bello sicuramente dal punto di vista architettonico, ma un teatro che resiste col tutto esaurito da anni. Quindi spettacoli di qualità, con nomi di qualità, il fine settimana in modo da poter consentire anche a chi viene da fuori Casalmaggiore di assistere agli spettacoli equidistanti l’uno dall’altro, se possibile, evitando ponti o momenti di ferie nei quali potrebbe esserci meno affluenza di pubblico. Punteremo anche ad avere se possibile un gran numero di abbonati, perché chi vorrà avere la certezza di vedere gli spettacoli che preferisce, l’unico modo per averne la certezza è quello di poter fare l’abbonamento, perché i singoli biglietti degli spettacoli saranno in vendita qualche giorno prima dello spettacolo. Quindi cercheremo di aumentare il numero delgi abbonati e proporre un cartellone sicuramente di richiamo e di qualità, ma sicuramente adatto a tutti“.

Presentato dal sindaco Filippo Bongiovanni e dall’assessore alla Cultura Marco Micolo, Arena resterà in carico, per il momento, giusto il tempo per formalizzare la stagione teatrale 2024-2025. Il contratto infatti è annuale per ovvi motivi: come Micolo ha infatti spiegato, non sarebbe stato giusto impegnare l’amministrazione che verrà – senza conoscerne il colore – con una scelta a più lungo termine. Sempre Micolo e Bongiovanni hanno però spiegato che, in caso di successo elettorale, la riconferma di Arena non dovrebbe essere complicati ma anzi risultare naturale, specie se la prima stagione darà i frutti sperati.

Un anno, più eventuale riconferma se a vincere sarà l’Amministrazione in carica… “L’incarico – ha spiegato il primo cittadino Filippo Bongiovanni – sarà di un anno perché giustamente, la prossima amministrazione, al contrario di quello che avevo ereditato io, deciderà quale sarà la linea culturale che deve seguire la stagione teatrale. Ci tenevamo ad avere una persona esperta che è trent’anni che fa la stagione teatrale, che è attore e regista, fa corsi, una persona che nel mondo del teatro ha tantissima esperienza. Il teatro di Casalmaggiore non possiamo certo affidarlo ad una persona nuova del mestiere, quindi la collaborazione con Beppe Arena, che conosco da molti anni, penso che possa dare una scossa in termini positivi al nostro teatro e una certezza e una sicurezza di teatro di qualità come è sempre stata la stagione di Casalmaggiore“.

Poi ancora l’Assessore alla cultura… “Ciò che ci interessa è allargare il pubblico del teatro sia come fascia di età, sia come fascia geografica, e uscire da quelli che sono gli abitudinari. A Casalmaggiore abbiamo un pubblico fisso che segue sempre la stagione, gli abbonati di anni. Cercare di allargare un pochino il bacino di utenza del teatro, e seguire questo linea dove non si va a discapito della qulità degli spettacoli o del livello culturale delgi spettacoli, ma si cerca di portare a Casalmaggiore nomi che possano attrarre appunto un pubblico più vasto di qeullo che abbiamo normalmente, questa è la cosa fondamentale. L’esigenza primaria era, quella che, a cavallo delle amminisrative ci fosse la stagione, col pensionamento di Romanetti rischiavamo di avere il teatro chiuso per un anno, per cui anche io ringrazio, per la sua disponibilità Beppe Arena, che oltre ad avere fatto una proposta che ci ha convinto, parlo per me, parlo per il sindaco, parlo anche per la giunta con cui comuqnue abbiamo condiviso e valutato no solo la proposta di Beppe Arena, ma anche altre persone che si erano proposte per questo incarico e abbiamo condiviso quelle che erano le linee proposte da Beppe Arena, su quando fare gli spettaocli, che spettacoli fare, come impostare la stagione, di cui vi ha già parlato. Per cui meno spettaocli, facevamo una stagione molto fitta di spettaocoli e gli spettacoli erano vicini, per cui abbiamo pensato di ridurre il numero di spettacoli e di aumentare il richiamo di questi spettacoli, cercare di fare meno serate e cercare di riempire il nostro teatro, questa è l’idea che abbiamo. Ovviamente la stagione non sarà pronta in tempo prima delle amministrative e non so se saremo noi, o io a presentarlo, ma intanto abbiamo avviato questa cosa. L’incarico è annuale, perché ci sembrava corretto anche nei confronti della prossima amministrazione, se ci sarà una amministrazione nuova, non vincolare chi verrà a un contratto pluriennale. Per cui l’aministrazione che verrà ha il tempo di scegliere la propria linea artistica se proseguire o fare qualcosa di diverso“.

G.G. – N.C. (video Alessandro Osti)

 

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