Bozzolo, addio a Oskar Tänzer. Fu
salvato da don Primo Mazzolari
Se n’è andato a 97 anni Oskar Tänzer, uno degli ultimi testimoni delle atrocità delle persecuzioni razziali, cui nel 2017 il comune di Bozzolo aveva conferito la cittadinanza onoraria. Tänzer, nato nel 1926 a Saarbrücken, in Germania, raggiunse ai tempi del secondo conflitto mondiale, dopo un primo trasferimento a Milano, il piccolo paese di Bozzolo, dove la sua famiglia fu salvata anche grazie all’aiuto di don Primo Mazzolari.
“Ci ha lasciato Oskar Tänzer – ha fatto sapere il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio – amico e cittadino onorario di Bozzolo, testimone dell’impegno del prete di Bozzolo don Primo Mazzolari e del contesto civile e militare (podestà Rosa e m.llo Sartori) nel salvare tutti gli ebrei. Alla famiglia, agli amici di Dovera e di Milano ed a tutta la comunità ebraica le più vive e sentite condoglianze a nome mio, dell’Amministrazione e di tutta la cittadinanza”.
Le esequie si sono tenute domenica mattina presso il cimitero ebraico di Milano. Oltre al rabbino capo di Milano e alla numerosa comunità ebraica, hanno presenziato il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio, il vice sindaco Giampaolo Bosi e il collaboratore comunale Erino Somenzi. Il comune di Bozzolo era presente anche con il proprio gonfalone, in virtù della nomina di Oskar Tänzer quale cittadino onorario.
La moglie Maria, i figli Denise e Benny, i nipoti, con la delegazione bozzolese hanno voluto ricordare le numerose occasioni di presenza di Tänzer nelle scuole di Bozzolo, Gazoldo, Parma e in piazza Mazzolari come negli altri luoghi pubblici e nelle stesse trasmissioni televisive per raccontare l’eccezionalità di questi momenti che hanno accompagnato uno dei passaggi più complessi della storia nazionale.
M.C.