AIPO, PNRR, Rinaturazione Po
(Viadana e Torricella): i bandi
Sono stati pubblicati i bandi di gara per l’appalto dei lavori di altri 4 interventi dell’investimento “Rinaturazione dell’area Po”, finanziati con fondi PNRR-Next Generation EU, ricompresi nel primo stralcio prioritario (composto da 5 interventi, uno dei quali già pubblicato e comunicato nei giorni scorsi).
Gli appalti sono stati impostati suddividendo, per ognuna delle quattro Aree di intervento, i lavori relativi alla modifica delle opere idrauliche e agli scavi, detti Linea M (Morfologici), e i lavori di carattere forestale, detti Linea R (Rinaturazione, in senso lato: forestazione e gestione delle infestanti per cinque anni dopo l’impianto), al fine di consentire la selezione dei migliori operatori economici nell’esecuzione delle due diverse tipologie di lavori.
Due Aree di intervento sono ubicate in Piemonte; le altre due Aree sono al confine tra Lombardia ed Emilia, una nella zona tra Roccabianca (PR), Motta Baluffi e Torricella del Pizzo (CR) e l’altra in quella tra Viadana (MN), Brescello e Boretto (RE).
L’importo totale di questi bandi di gara somma a 43,5 milioni di euro, di cui 17.927.000 euro per gli interventi della Linea M e 25.590.000 euro per gli interventi della Linea R.
In totale saranno interessati dagli interventi 5,9 ettari di lanche e rami abbandonati e circa 400 ettari saranno oggetto di riforestazione naturalistica.
“Con questi prossimi affidamenti – commenta il Direttore Vicario di AIPo, ing. Gianluca Zanichelli – l’Agenzia prosegue nell’adempimento del programma di lavoro condiviso col Ministero dell’Ambiente, l’ Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, le Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, che ha visto una particolare attenzione nel trovare la giusta impostazione progettuale, in grado di contemperare gli obiettivi di rinaturazione con l’esistenza di attività agricole.”
Area di Roccabianca (PR), Motta Baluffi e Torricella del Pizzo (CR) – (Scheda progettuale n. 27) – In relazione agli interventi di Linea M, è previsto l’abbassamento del pennello in sponda sinistra, realizzato per la navigazione del fiume, in modo di aumentare sensibilmente le possibilità di sormonto da parte delle acque del Po, ripristinando quindi una situazione più naturale del fiume.
Sarà inoltre realizzata una scogliera nella zona retrostante il pennello idraulico, a protezione dell’habitat oggi sviluppatosi e per evitare che si possano formare scavi localizzati nella zona retrostante il pennello. Previsti anche un canale di collegamento tra la lanca principale e la lanca secondaria, per una maggiore divagazione del deflusso anche verso una piccola zona morta oggi non più collegata con il corso principale del fiume e un adeguamento dell’argine golenale presente in sinistra idraulica della lanca secondaria.
Dal punto di vista forestale (Linea R) si vuole intervenire sulle ampie aree prative incolte presenti sull’isola tra lanca principale e Po stesso, con un intervento di macchia/radura, che risponde alle caratteristiche specifiche e di aridità del sito individuate durante i sopralluoghi e garantisce il mantenimento di ambienti atti alla nidificazione di diverse specie target dell’area protetta. In questi ambiti particolarmente aridi le macchie saranno accompagnate da piccoli habitat per l’erpetofauna (anfibi e rettili) e per l’avifauna, costituiti da accumuli di massi e ramaglia, a corredo dell’intervento primario. Un ulteriore intervento di diversificazione ecologica è stato previsto nelle aree più depresse e vicine alla falda, dove si realizzeranno alcune zone umide di piccola dimensione favorendo il ristagno di acqua, in favore della fauna anfibica e la formazione di canneto. L’importo di questa gara (iva compresa) è di 4,1 milioni per la Linea M e 9,4 milioni per la Linea R, per un totale di 13,5 milioni di euro.
Area di Viadana (MN) e Brescello, Boretto (RE) – (Scheda progettuale n. 33) – L’intervento di Linea M consiste principalmente nell’abbassamento del pennello fluviale esistente e la realizzazione di un canale di lunghezza complessiva pari a 1,326 metri, che permetta alle acque, una volta raggiunta la quota di sormonto, di proseguire all’interno della lanca fino a raggiungere l’habitat ambientale di pregio che è presente.
Gli interventi di Linea R mirano alla costituzione di una rete ecologica, in grado di migliorare la connettività ecologica nell’ambito degli habitat presenti, ad aumentare la eterogeneità che in genere è stata assai semplificata, a migliorare le funzioni ed i servizi ecosistemici del territorio.
Dal punto di vista ecosistemico gli interventi perseguono l’obiettivo della formazione di una rete di zone vegetate, atte a rendere bio-permeabile l’areale, nei confronti degli spostamenti della fauna selvatica; capaci di permettere la formazione di habitat diversificati in modo da aumentare la biodiversità e l’eterogeneità; atte a creare la connettività tra diversi spazi ecosistemici; capaci di creare zone di habitat idonee per la fauna.
Riguardo agli aspetti vegetazionali l’introduzione di specie autoctone, tipiche del paesaggio agrario ed in linea con la vegetazione reale e potenziale esprimibile dal territorio, a margine degli ecosistemi agricoli intensivi, di fatto, consente di migliorare e potenziare la diversità floristica territoriale e, al contempo, di valorizzare gli aspetti paesaggistici caratterizzanti e la biodiversità.
L’importo di questa gara (iva compresa) è di 6 milioni di euro per la Linea M e 6,9 milioni di euro per la Linea R, per un totale di 12,9 milioni di euro.
Il piano PNRR – Next Generation EU “Rinaturazione area Po” in breve – Per l’attuazione del piano PNRR “Rinaturazione dell’area del Po”, nell’ambito della Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, è stato stipulato un accordo tra Ministero dell’Ambiente, l’Agenzia Interregionale per il Fiume Po (AIPo), l’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po e le Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. AIPo ne è soggetto attuatore.
In coerenza con le Strategie comunitarie e nazionali, la misura mira in particolare a riattivare i processi morfologici naturali e a favorire il recupero della biodiversità, garantendo il ripristino di ambiti fluviali e un uso più efficiente e sostenibile della risorsa idrica, attraverso interventi di riqualificazione, riattivazione e riapertura di lanche e rami abbandonati, riduzione dell’artificialità dell’alveo con particolare riferimento all’adeguamento dei “pennelli di navigazione”, riforestazione diffusa naturalistica e contenimento di specie vegetali alloctone invasive.
Il Programma d’Azione conta 56 schede di intervento, disposte sulle quattro regioni di riferimento, per un totale di 357 milioni di euro.
L’attuazione dell’investimento si sta sviluppando grazie ad un dialogo tra tutti i soggetti, istituzionali e non, aventi interessi sul territorio individuato, che ha portato ad un sempre maggiore approfondimento dei contenuti e alla necessità di compendiare i diversi interessi.
Al fine di consentire il raggiungimento del Target intermedio dell’Investimento, che prevede di ridurre l’artificialità dell’alveo di 13 km entro il dicembre 2024, è stato individuato uno stralcio prioritario di cinque interventi, che sono stati sottoposti alla Conferenza dei servizi dove sono stati acquisiti i pareri autorizzativi dovuti per legge (come la VINCA, la Paesaggistica, la valutazione ambientale preliminare, autorizzazione archeologica e idraulica), e nella quale sono state prese in considerazione anche le osservazioni provenienti dal territorio e dagli stakeholders.
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