Cronaca

Toscani Piccinelli, guerra finita?
Un'unica certezza (al momento)

La chiusura del Punto Nascite ben si presta ad una guerra di posizione. E’ l’argomento ideale poiché le colpe possono essere di tutti, da Roma in giù, e i meriti pure. L’aggravante è che al momento nessuno ha fatto nulla: la risposta è proprio in quel reparto che non esiste più. La guerra sui mass media e social tra Annamaria Piccinelli e Luciano Toscani é intanto proseguita. Ed ha visto la partecipazione, con una battuta al vetriolo, dell’ex consigliere regionale Marco Degli Angeli. Ma torniamo ai fatti.

A partire – un po’ basita – era stata Annamaria Piccinelli che sui social aveva bacchettato duramente il candidato civico di Centro Luciano Toscani (non chiedetemi cosa significa, mi diverte posizionare la politica che poi, come il salmone dei pescatori del nord america, mentre cerchi di afferrarlo a mani nude ti sguscia dall’altra parte e l’hai perduto) per l’assenza dalla scena casalasca (sempre quella politica e quella soprattutto delle battaglie territoriali), evidenziando il paradosso di un Renzi che avrebbe dovuto favorire il punto nascite che lo stesso governo Renzi aveva favorito. Noi – naturalmente – ci atteniamo a quanto successo sui social tra batti e ribatti. E così é andata.

PRIMA PUNTATA – RENZI E TOSCANI, DOVE ERAVATE? – Italia Viva di Renzi promuove il Punto Nascita fatto chiudele dal Governo Renzi“. A Commento di un articolo di OPN in cui la stessa candidata Prima Cittadina chiedeva a Toscani (e di rimpallo allo stesso ex capo del Governo ed ora leader di Italia Viva) dove fosse il candidato sindaco Toscani in quei frangenti in cui (era il 2018, ottobre per la precisione) si chiudeva il Punto Nascite Casalasco (regione Lombardia) grazie alla normativa nazionale che poneva la regione in una botte di ferro.

SECONDA PUNTATA – LE DUE VERSIONI – Il sasso nello stagno aveva subito trovato risposta in un Toscani a spron battuto. Che poi nel corso della stessa serata aveva inviato un comunicato un po’ più soft ai giornali. Il messaggio di Toscani era questo: “Cara Annamaria, tutti sanno che studiare è davvero difficile e a volte noioso! Però forse in alcuni casi, sarebbe meglio farlo invece che parlare a sproposito facendo qualche figura barbina. Il decreto Ministeriale a cui fai riferimento (dm 70/15) cita un accordo ben noto a tutti tra stato e regioni che risale a dicembre 2010 (magari vai a leggerlo, è interessante). Al governo ci stava Berlusconi. Proprio in quell accordo del 2010 viene decisa e deliberata la soglia nascite per le realtà ospedaliere. Andiamo invece al 2018, quando è stato poi effettivamente chiuso il punto nascite: chi c’era al governo? Se non lo sai, una veloce ricerca su Wikipedia ti svelerà il nome di un certo Conte! Nel 2018 io pensavo alla mia famiglia, alla pallavolo (avevo una Champions da vincere) e al mio lavoro, mentre evidentemente chi si occupava di politica locale non è stato in grado di fare nulla (e perché mai dovrebbe esserne in grado adesso?). Lo studio rende liberi cara Annamaria! Studia meglio e la prossima volta potrai essere più precisa. Un caro saluto“. Un po’ di ironia, un po’ di sarcasmo mitigato poi nel comunicato giunto alle redazioni in serata in cui si invitavano comunque i candidati in futuro, e chiunque sia scelto a guidare la città, a collaborare.

Da qualche anno, non sono iscritto ad alcun partito politico. La mia lista non presenta stemmi, loghi o bandiere politiche. Siamo una squadra di cittadini di Casalmaggiore che non sono uniti da un’idea politica (c’è infatti chi vota PD, Lega, Cinque Stelle, IV, Fratelli d’Italia…), bensì dall’amore per questa città e dalla voglia di costruire una Casalmaggiore differente, fatta di idee, proposte, dinamismo, vita.La città è ferita; per affrontare i grandi problemi che la caratterizzano occorre unità e coesione da parte di tutta la cittadinanza. Se vincerò le elezioni, chiederò una mano a Bongiovanni e Piccinelli, con lo scopo di andare a bussare alle porte che contano, a Milano e a Roma. Sto cercando di ricostruire legami e alleanze, proprio con questo scopo. Parlando del punto nascite dell’Oglio Po: qualcuno perde di vista i fatti per perdersi in sproloqui storici a volte faziosi. Il punto nascite è chiuso. Per noi questo è il punto da cui partire. Questo significa che è necessario fare ogni sforzo possibile per riaprirlo. Io ho portato a Casalmaggiore un rappresentante nazionale che ha toccato con mano i problemi di un intero territorio. Gli altri facciano lo stesso! Chi si concentra sulle colpe che hanno portato ad un determinato fatto, dimostra solo di non avere proposte per risolverlo. L’unica speranza che abbiamo per riaprire il nostro punto nascite infatti è la coesione di un territorio intero che alza la voce e si fa sentire, con tutti i mezzi possibili. Se poi vogliamo perderci nella storia della chiusura del nostro punto nascite, dobbiamo tornare al 2010. Il famoso DM 70/15 infatti recita:” Alla Maternità si applicano le soglie di volume di attività di cui all’Accordo Stato Regioni 16 dicembre 2010”. Proprio in questo accordo del 16/12/2010 si definisce la soglia del numero annuo di nascite, che ha portato alla chiusura del nostro punto nascite.  Per concludere: Piccinelli passa il suo tempo ad attaccarmi sui Social. Questo è il suo carattere: deve individuare un nemico per sentirsi viva e utile. D’altronde, si sa, la critica è una cosa molto comoda: si attacca con una parola, occorrono delle pagine per difendersi. Qualcuno ha detto che ci vuole meno sforzo mentale a condannare che a pensare. Ho perso un anno a cercare il dialogo per far fronte comune con Annamaria Piccinelli, senza alcun risultato. Questa è l’ultima risposta che riceverà da me. De minimis non curat praetor“.

TERZA PUNTATA – PUNTA SUL VIVO – Non l’aveva presa bene Annamaria Piccinelli, da anni impegnata nelle questioni della sanità. Una guerriera in un ambito in cui tutti le hanno riconosciuto e da sempre i meriti di una lotta continua ed asfissiante per Oglio Po, per i servizi territoriali e per l’assistenza. E una conoscenza non comune. La risposta era stata quasi volante, ancor prima della seconda versione Toscani. “Ciao Luciano. Non sai quante volte me lo sono letto quell’accordo e tutto il resto, mentre andavo presso gli uffici dei sindaci in tutto l’Oglio Po, affinché si unissero (come poi fecero con il Tar). L’accordo è costituito da 10 punti. linee guida d’indirizzo. E’ il regolamento (DM70/15) che ha deciso come rendere esecutivo l’accordo nei dettagli. In alcuni versi allargando le maglie, per altri decidendo paletti rigidissimi che furono determinanti per la nostra chiusura. La chiusura è avvenuta in base al regolamento (DM 70/15), non all’accordo e il Tar ha respinto il ricorso in base al regolamento, non all’accordo. Un regolamento diverso e il nosto PN sarebbe ancora aperto! Quanto a Conte, la prendo come una battuta: se doveva essere in grado lui di bloccare processi normati 3 anni prima e operativamente avviati due mesi dopo il suo insediamento, allora confermi con me che il governo Renzi, che ha accolto e normato un accordo vecchio di 5 anni nonostante la denatalità in corso e la sua Ministra Lorenzin PD, in carica per 5 anni addirittura fino al giugno ’18 , hanno ovviamente una grande responsabilità“.

QUARTA PUNTATA – IL SOSTEGNO DI MARCO – Dopo la risposta di Piccinelli, nel flame sui social interviene anche Marco Degli Angeli (M5S doc). Un passaggio veloce, che conferma il proprio sostegno all’alleata di Vivace e Sostenibile. Con una bacchettata a Toscani che parte proprio dalle parole del candidato sindaco “Studiare è difficile e noioso, come ha detto qualcuno in commento al tuo post. Capire quello che si studia, e non fermarsi alle due righe di Wikipedia, ancor di più…“.

QUINTA PUNTATA – GLI ATTACCHI – Annamaria Piccinelli ieri ha sottolineato che ha preso tutto, più che sulla discussione sull’attacco personale. Luciano, più che sul resto, su un anno di tentativo di dialogo fallito. Lasciamo comunque a oggi e ai prossimi giorni altri eventuali interventi.Forse…

La guerra é finita? Il nemico é scappato, vinto, battuto? Non sappiamo cosa ci sia dietro la collina… Certo questo è il primo scontro diretto. Ed é stato sul Punto Nascite. Chi scrive a volte é solo testimone, e tanto dovevamo alla cronaca. E tanto dobbiamo all’unica certezza attuale: a ottobre saranno sei anni di chiusura. Sei lunghi anni a luci spente, sei anni di governi e opposizioni varie (a Roma). Sei anni di buio e senza culle. Sei anni di speranze vane.

Na.Co.

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