Sapori Arte Cultura, IAL e esperti:
un bel confronto enogastronomico
La sbrisolona più buona della zona è quella che preparano gli allievi dello Ial di Viadana. Un giudizio forse condizionato dall’ambiente in cui c’è stata sabato mattina la degustazione tra gli affreschi originali e l’atmosfera gonzaghesca di Palazzo Forti a Sabbioneta.
Roberto Marchini, dai molteplici ruoli in società e altrettanta capacità organizzativa insieme a Corrado Samperi dell’Associazione Sapori Arte e Cultura ha introdotto l’evento La mise en place, i cibi e i vini accompagnato in questo viaggio appetitoso tra galateo, aromaticità e consistenza di ciò che si mette in bocca.
Ad accompagnare Marchini grandi esperti nelle varie discipline da Fausto Arrighi già direttore della Guida Michelin, da Omar Torresani chef e docente alla scuola viadanese, la direttrice del medesimo Istituto Elisabetta Larini e Luigi Bortolotti appassionato esperto di vini e grande docente di un numero infinito di allievi diventati poi affermati sommelier.
Non poteva mancare il sindaco di Sabbioneta Marco Pasquali che dopo il saluto iniziale ha dovuto lasciare la sala per impegni sopraggiunti. Ai ragazzi della scuola è stato raccomandato di non cercare di ispirarsi a tutti i costi ai vari chef internazionali come Cracco e Canavacciuolo ma di pensare a un lavoro di sacrificio dove ognuno può esprimere la propria personalità e creatività.
Si è parlato molto dei profumi e dei sapori di una volta come i brasati, gli stufati o gli zucchini trifolati che nessuno cucina più per colpa di una cucina tecnologica. Il discorso ha poi preso in considerazione l’abbinamento con i vini sottolineando come un cibo delicato come il branzino ad esempio si dovesse accoppiare con un vino delicato quale ad esempio il Lugana, respingendo cosi i vari moderni tentativi di inserire con le pietanze di pesce vini robusti come l’amarone o il cabernet.
Un viaggio suggestivo e affascianante avrebbe avuto bisogno di molto più tempo di quello concesso, anche per toccare la questione dei ristoratori alcuni dei quali purtroppo rivelano una scarsa professionalità forse per le imprescindibili necessità di fare cassa ad ogni costo tralasciando ad esempio un corretto allestimento della tavola e dei necessari accessori oltre che la rinuncia ad affidarsi alle ricette delle nostre nonne.
Alla fine gli studenti dello Ial hanno offerto gli spicchi di sbrisolona che si diceva all’inizio sottoponendo ai presenti il giudizio se con quel dolce mandorlato si abbinasse meglio un bicchiere di lambrusco o di vino moscato.
Ros Pis