Cronaca

Ponte Verdi, ecco l'attesa
assegnazione dei lavori

C’è l’assegnazione, per quanto in via provvisoria, dei lavori di riqualificazione del ponte Verdi di San Daniele Po. A comunicarlo è la Provincia di Parma, che tra le nove aziende partecipanti, quasi tutte dal Nord Italia, ha deciso di premiare con il punteggio più alto (sia per l’offerta tecnica che per quella economica) la rete temporanea d’imprese Steelconcrete-Locapal-Nautilis con 80 punti di punteggio tecnico e 20 di punteggio economico.

L’aggiudicazione è provvisoria e, per diventare definitiva, dovrà ora superare lo scoglio di eventuali ricorsi di altre ditte. Una di queste, peraltro, proprio nelle prossime ore riceverà l’esito del primo ricorso presentato al Tar, che aveva fatto riammettere la ditta come forma di cautela: non essendo però l’impresa vincitrice, ecco che il ricorso al Tar dovrebbe avere un peso inferiore sulla decisione e sul passaggio dall’assegnazione provvisoria a quella definitiva.

Resta inteso che, anche alla luce di eventuali altri ricorsi che non si possono naturalmente escludere, i margini per recuperare tempo (o meglio per non perderne, e fare poi partire regolarmente il cantiere a settembre) ci sono tutti.

Il bando, ricordiamolo, cuba 20 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e prevede lavori per 19 mesi, da settembre 2024 a febbraio 2026. La chiusura totale prevista del manufatto sarà però limitata a tre mesi, ossia giugno, luglio e agosto 2025, l’unica estate attraversata dai lavori. Si è scelta la chiusura estiva per consentire un’accelerata dei lavori in quel periodo, nella speranza che il traffico sia un po’ meno intenso, tra studenti a casa da scuola e lavoratori che, in genere e mediamente, riescono a fare le ferie per un paio di settimane proprio in quel periodo.

Diciannove mesi di intervento, dunque, a conferma di quanto i 2.5 chilometri di ponte Verdi, formato da 65 campate, di cui 56 in golena, necessitino di interventi. Inaugurato a marzo 1980, il ponte che collega San Daniele Po a Roccabianca è un grande malato da un po’ di tempo: la speranza è che questa maxi operazione, considerando l’età relativamente giovane del manufatto, sia finalmente risolutiva.

Giovanni Gardani 

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