M5S Casalasco: "Il nostro
territorio ultimo tra gli ultimi"
00Il territorio Casalasco? Ultimo tra gli ultimi. Questo l’inizio del comunicato del Movimento Cinque Stelle Casalasco, che da tempo ha scelto il tema infrastrutture e mobilità come punto fondamentale per lo sviluppo del territorio. Uno sviluppo sostenibile, senza grandi strutture (no alla TiBre e alla CrMn), ma con opere importanti da intraprendere e portare a termine anche piuttosto alla svelta. E’ il caso del Ponte Po di Casalmaggiore che, a detta dei tecnici quando fu riaperto (giugno 2019) avrebbe garantito non più di dieci anni di vita alla anziana infrastruttura. Scadenza dunque 2029, tra cinque anni.
Chiuso nel settembre 2017 per un anno e mezzo, quella chiusura costituì un peso insopportabile per due territori, Casalasco e parmense, da sempre interconnessi per economie, servizi e legami affettivi. Due territori che non potrebbero più permettersi il lusso di una chiusura. Oggi nell’agenda politica deve essere tra i primi – se non il primo – tema.
“Ancora una volta il territorio Casalasco è ultimo tra gli ultimi; di pochi giorni fa la notizia che non verrà finanziato il progetto del ponte tra Casalmaggiore e Colorno, una infrastruttura fondamentale per Casalmaggiore e per tutto il territorio.
La durata prevista dell’ultima manutenzione fatta si è già dimezzata e tra cinque anni saremo di nuovo punto e a capo, con i disagi che tutti conosciamo; con gli enormi danni economici per imprese, artigiani, e lavoratori che abbisognano di questa per lavoro o altro.
Ne il governo regionale ne tanto meno quello nazionale, sembrano preoccuparsi del nostro territorio, usato solo come discarica per fanghi o per installare impianti a biogas ma, a quanto pare, non per uno sviluppo articolato e sostenibile della sua economia.
Altro che Tibre e autostrada Cremona Mantova, vecchi, obsoleti quanto inconcludenti progetti; il casalasco necessità di opere concrete e veramente vitali per il nostro tessuto socio economico. La congiunzione tra Lega, centrodestra e PD è sempre più sotto gli occhi di tutti. Pare evidente che, ormai, gli assessori alle infrastrutture delle giunte Bonaccini e Fontana e anche i consiglieri regionali cremonesi di Lega, PD e FdI vanno volentieri a braccetto; si battano piuttosto per quello che serve veramente ai cittadini ed alle imprese e non alle solite lobby.
Il nostro territorio non ha bisogno di altre inutili colate di cemento a carico della collettività, è invece vitale che si trovino i fondi per realizzare la tangenziale di Casalmaggiore e quelli per il nuovo ponte, opere molto più importanti ed urgenti, altrimenti tra pochi anni corriamo il rischio di rimanere di nuovo isolati dall’altra sponda del Po.
In un solo anno l’ex ministro Toninelli era riuscito a trovare i fondi per la progettazione del nuovo ponte e definire un rigido cronoprogramma.
Dopo l’arrivo della De Micheli e dei ministri Draghiani il nostro territorio è scomparso nuovamente dei radar, e con l’avvento di Salvini, a scomparire sono stati anche i fondi, dirottati verosimilmente sul Ponte sullo Stretto, opera di cui nessuno vede la necessità…
0Lo ripetiamo: ponte e tangenziale sono le priorità per Casalmaggiore, il resto è rumore da campagna elettorale e spreco di denaro pubblico oltre che di suolo agricolo nella zona d’Italia più importante nell’alimentazione umana.
Una priorità per il nuovo sindaco di Casalmaggiore, sarà di portare suo tavoli preposti alle decisioni infrastrutturale del territorio queste priorità e fare sentire finalmente le voce del Casalasco anche in ambito degli incontri dell’associazione MasterPlan 3c e far si che il nostro territorio sia finalmente ascoltato e ottenga tutta la dignità che merita.
Il MOVIMENTO 5 STELLE si sta già muovendo in tal senso ed e stata depositata una interrogazione parlamentare affinché gli interessi del territorio siano difesi e rappresentati”.
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