Cronaca

L'appello: "Ricostruiamo la
storia degli IMI Casalaschi"

Cacciatori di storia. Cacciatori di storie. Per una pubblicazione o comunque una documentazione che nei prossimi mesi potrebbe vedere la luce: si sta dando un gran da fare e lancia un appello ora Ugo Lazzarini di Casalmaggiore, appassionato in particolare delle Guerre Mondiali e del fronte Alpino, ma non solo.

“Da alcuni anni mi occupo della storia degli Internati Militari in Germania (IMI) a seguito dell’armistizio dell’8 settembre 1943. Questo interesse è dovuto principalmente al fatto che mio padre è stato prigioniero in Germania e, al suo rientro, si è occupato delle Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento (ANRP e ANEI) delle quali è stato Presidente della Sezione di Casalmaggiore fino alla sua morte. Tali associazioni hanno lavorato per anni al fine di tutelare gli Ex Internati e favorirne il reinserimento nella vita civile. Di recente ho collaborato con l’Istituto Romani per una mostra sull’argomento”.

“Nel corso della ricerca dei luoghi e lager nei quali ha vissuto mio padre nel corso dei 20 mesi di prigionia – spiega Lazzarini – mi sono reso conto che nell’albo nazionale degli IMI (Lessico Biografico IMI), la presenza dei casalaschi è quasi assente. Allo scopo mi sono messo alla ricerca dell’archivio associativo della sezione reduci di Casalmaggiore, ricco di oltre 440 ex prigionieri di guerra dei quali oltre 120 IMI”.

“Tale archivio, che conteneva le schede riportanti la storia e le sofferenze di tutti questi nostri concittadini, risulta introvabile. Le ultime notizie sono riferite al maggio 2008, quando il prof. Guido Sanfilippo ha scritto un bell’articolo sugli IMI, pubblicato sul giornalino della Pro Loco (reperito in biblioteca) ha riportato i nominativi di 126 ex Internati che Silvio Tenca (Ex IMI) ha recuperato dall’archivio”.

“Purtroppo però – conclude Lazzarini – con il passare del tempo i protagonisti sono “Andati Avanti”, come dicono gli Alpini, e dell’archivio non c’è più traccia. Sono pertanto a chiedere la collaborazione di tutti i parenti degli ex internati se ne avessero notizia onde evitare che vada perso irrimediabilmente, assicurandolo o alla Biblioteca o all’Archivio di Stato di Cremona. In ogni caso, sarebbe bello reperire quante più informazioni possibili sui singoli Internati, al fine di poter farli inserire nell’Albo Nazionale. Resto pertanto a disposizione di chi avesse necessità di un supporto per farlo”.

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