Festa della Lingua Madre:
un'idea vincente al Romani
Dopo un primo appuntamento dedicato al mondo del volontariato, la seconda assemblea di istituto del Polo Romani di Casalmaggiore è stata la “Festa della Lingua madre” e ha avuto come obiettivo la celebrazione delle lingue materne presenti in Istituto. A salire in cattedra per una mattina sono stati un centinaio di studenti provenienti da diciassette paesi del mondo e da cinque dei sette continenti che, frequentando l’istituto cittadino, vanno a comporre il 25% di alunni internazionali presenti tra i banchi di scuola.
«Noi studenti – ha spiegato Lamina Hossain, rappresentante di istituto e appartenente alla Consulta provinciale studentesca – abbiamo scelto di dare come tema della seconda assemblea quello della lingua madre perché è un’iniziativa singolare, che coinvolge tutti noi e permette di imparare molto di più sulla cultura dei nostri compagni. Riteniamo – ha concluso- che sia un’iniziativa significativa anche per gli studenti di origine migrante appena arrivati nella nostra scuola, che così si sentono più accolti e valorizzati nella loro cultura».
Anche Rim Madnas, altra rappresentante, ha parlato di «un’occasione importante sia per gli studenti coinvolti, che possono rappresentare il loro paese, che per i ragazzi che partecipano all’assemblea che entreranno in contatto con le diverse tradizioni e i valori. L’obiettivo di questa giornata è dare consapevolezza e imparare il senso dell’essere aperti verso le diverse culture presenti nel nostro istituto».
Va detto a onor del vero che questa festa era alla sua seconda edizione presso il Polo Romani. Già lo scorso anno, infatti, alcune classi avevano aderito alla proposta della Commissione Intercultura di celebrare la “Giornata Internazionale della Lingua madre” promossa dall’UNESCO nel 1999, con l’obiettivo di valorizzare la ricchezza del multilinguismo. Quest’anno, però, oltre al fatto che tutta la scuola è stata coinvolta, ci sono state due importanti novità.
In primis anche studenti e docenti di origine italiana si sono messi in gioco per presentare dialetti, cultura e storie della regione di provenienza, attraversando il Bel Paese dalla Lombardia alla Sicilia, passando dall’Abruzzo e dal Lazio, fino a raggiungere Calabria, Basilicata e Puglia. Inoltre, la classe seconda del corso professionale degli operatori delle telecomunicazioni ha realizzato un laboratorio inerente alla Lingua dei segni (LIS) italiana, durante il quale sono stati insegnati i segni essenziali per una prima comunicazione. Insomma, tanti i paesi coinvolti e le forze messe in campo per una giornata riuscita ed educativa.
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