Cronaca

Il dono di Kledian: "Una tesi per
aiutare altri studenti non vedenti"

Laureato con 110 e lode in Informatica all’Università di Parma. Un percorso iniziato nel 2000 durante il Covid quindi a distanza, passando poi alle lezioni in presenza. Con un problema serio e per tanti insormontabile. Kledian Leka, 24 anni da Casalmaggiore, è cieco dall’età di 11 anni, quando fu vittima di un incidente. Così, nel seguire le lezioni, è riuscito ad adattare in modo autonomo tutto il materiale didattico con uno speciale formato digitale leggibile anche da studenti non vedenti.

“Un problema serio è stato sicuramente il reperimento del materiale didattico: non esisteva per studenti non vedenti così mi sono messo a tradurre e convertire tutti i documenti tradizionali sui quali studiare, in modo che fossero leggibili anche per noi non vedenti. L’altro problema serio è stato, soprattutto nel periodo Covid (Kledian ha iniziato il suo percorso di studi nell’anno accademico 2020-2021, ndr), seguire lezioni a distanza che prevedessero contenuti visivi. Per il resto, molti esami erano in formato digitale e altri invece nella classica forma orale e da questo punto di vista è filato tutto liscio”.

Diplomato come perito informatico nel 2020 al Romani (anche lì col massimo dei voti), Kledian ha fatto da apripista in un ambiente in cui i non vedenti sono pochi. A Parma, ad Informatica, è stato il primo caso. E per questo la sua tesi sulla didattica inclusiva può davvero cambiare le cose. “Non mi sono limitato a rivivere i miei anni accademici, ma ho voluto analizzare anche le potenziali esperienze di altri: ho pensato di somministrare un questionario ad altri studenti non vedenti, in cui chiedevo di indicare proposte e soprattutto ostacoli da abbattere. Alla fine è uscita una sintesi che ho inserito nella tesi. Credo sia un documento utile: da oggi l’Università di Parma, ed eventualmente anche altri atenei, avranno una base di partenza con cui confrontarsi e da cui prendere spunto per migliorare l’accessibilità. Se la proposta arriva da chi vive quella disabilità, allora è più mirata la soluzione”.

Già atleta Interflumina come velocista per due anni e dal 2019 inserito nell’albo nazionale istruttori di atletica leggera, oggi Kledian lavora da due anni e mezzo part time presso multinazionale informatica. Nel 2020 aveva collaborato anche per la realizzazione di percorsi tattili al Museo del Bijou di Casalmaggiore.

Giovanni Gardani (video Alessandro Osti) 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...