Cronaca

Colorno e le Relazioni Pericolose:
Regni e Palmigiano, ottima serata

Si è parlato di “Relazioni pericolose”, un tema purtroppo di particolare attualità, martedì sera, nella sala convegno del calcio Colorno.

L’incontro, dall’eloquente titolo “Lividi d’amore – Le trappole di un amore tossico” ha visto la partecipazione di un discreto numero di persone ed è stato aperto dai saluti iniziali del sindaco Christian Stocchi e dell’assessore ai servizi sociali Maria Grazia Delmiglio. La psicologa e criminologa Maria Rosaria Palmigiano, consulente per la Procura della Repubblica di Modena oltre che del Ministero della Giustizia, entrando nel vivo della serata ha proprio parlato di “amore tossico”, vale a dire di quelle relazioni in cui alcuni uomini hanno metodi del tutto meschini quali quello di illudere e, soprattutto, manipolare le donne.

Queste ultime si trovano spesso nelle condizioni di non riuscire a lasciare il loro partner perché questo “gioca” a fare la vittima, facendole sentire in colpa o, comunque, in difetto. A questo aggiungono pesanti manifestazioni di gelosia e di invadenza talmente forti da ridurre la donna a diventare, di fatto, una loro proprietà e, quando la donna tenta di ribellarsi o di allontanarsi scattano purtroppo, il più delle volte, fenomeni di violenza, fisica e psicologica.

Ha poi preso la parola una “vecchia” conoscenza casalasca, il colonnello dei carabinieri Luigi Regni, a lungo comandante della compagnia carabinieri di Casalmaggiore prima e di Guastalla poi. Il colonnello Regni, che proprio per le sue competenze ed il suo costante impegno, da sempre, è in prima fila nel campo della legalità e della sicurezza (e proprio per questo potrebbe diventare un validissimo e preziosissimo punto di riferimento per tanti Comuni dell’una e dell’altra riva del Grande fiume) è in pensione da diversi mesi, ma continua ad essere attivo, con straordinaria sensibilità (quella che del resto lo ha sempre reso un uomo ed un ufficiale speciale, amico e punto di riferimento delle persone) anche come responsabile del gruppo di Controllo di vicinato di Colorno si è soffermato in modo particolare sul “Codice Rosso” e sulle ultime novità che lo riguardano, sottolineando in particolare il filo diretto che, grazie alla Legge in vigore, esiste tra forze dell’ordine e pubblico ministero.

Filo diretto grazie al quale si può adottare, in tempi brevissimi, l’allontanamento della persona molesta da casa. Ha ricordato che in molti casi viene anche imposto l’uso del braccialetto elettronico, anche col pieno coinvolgimento della Questura e che, nel caso in cui chi viene segnalato avesse il porto d’armi, in caso di minacce o di un inizio di comportamenti violenti, scatta immediatamente il sequestro e la confisca di tutte le armi in possesso della persona denunciata. Senza dimenticare, infine, il patrocinio gratuito per le donne.

Alla serata ha preso parte anche l’associazione Mia di Casalmaggiore che, oltre ad effettuare una precisa simulazione di una classica segnalazione, ha ribadito la necessità di una completa e forte sinergia tra i vari “attori” in campo, vale a dire Forze dell’ordine, Procura della Repubblica, Comuni, Servizi sociali e Servizi ospedalieri. Un tema, quello affrontato a Colorno, di assoluta attualità che ha permesso ai presenti di acquisire nozioni importanti sui comportamenti da adottare.

Una iniziativa da rendere sicuramente itinerante sull’una e sull’altra riva del fiume con una raccomandazione finale: tutti, con senso civico, possiamo dare un contributo essenziale almeno a limitare, se non ad abbattere, i fenomeni di violenza domestica o di violenza all’interno di una relazione. Come? Segnalando sempre, tempestivamente, tutte quelle situazioni che, anche a due passi da casa nostra, possono essere considerate preoccupanti o, comunque, da attenzionare. Anche questo è un modo per fare del bene.

Eremita del Po, Paolo Panni

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