Politica

Verso le amministrative:
Casalmaggiore con cinque liste?

Si va verso una divisione in cinque liste a Casalmaggiore. Una situazione che potrebbe stupire, dato che quest’anno non ci sarà, dopo due tornate, il ballottaggio e dunque disperdere voti dà meno certezze. Tuttavia va ricordato come nel 2009, ultima volta del turno elettorale unico a Casalmaggiore i candidati fossero cinque, pure in quel caso.

I nomi noti, perché usciti allo scoperto e dunque ufficialmente in corsa come candidati sindaco, sono quelli di Annamaria Piccinelli, sostenuta dalla civica Vivace e Sostenibile e dal Movimento 5 Stelle, e di Luciano Toscani, già sindaco dal 1999 al 2009, che correrà con una civica potenzialmente trasversale. Sembra pronta a spuntare, da un giorno con l’altro, una lista legata alla sinistra di Rive Gauche: il nome che circola con insistenza è quello di Pierluigi Pasotto, che di Rive Gauche e l’esponente con maggiore esperienza amministrativa, da assessore ai Servizi Sociali, da recordman di preferenze nel 2019 e anche da consigliere di minoranza nelle ultime due tornate.

Il grande assente, ma si tratta solo di aspettare, è il centrodestra. Che dovrebbe presentarsi spaccato, con due liste, come del resto già avvenuto nelle tre precedenti tornate. La prima novità, che sembrava scontata ma ad un certo punto era stata messa in dubbio, è la convergenza che sarebbe arrivata da parte dei tre partiti provinciali sul nome di Filippo Bongiovanni, sindaco uscente. Lo stesso ha incassato parere favorevole dal Ministero sulla possibilità di candidarsi per la terza volta (mai successo prima a Casalmaggiore, ma da qualche settimana la legge lo consente e da Roma, appunto, è arrivato il nero su bianco onde evitare inghippi o cavilli di sorta, essendo appunto una prima volta) e avrebbe dunque l’ok anche dei partiti.

All’inizio si era pensato che Fratelli d’Italia, forte dei sondaggi a livello nazionale, volesse un sindaco espressione del proprio partito e non della Lega, quale è appunto Bongiovanni, ma già Marco Micolo, che rappresenta Fratelli d’Italia a Casalmaggiore ed è assessore alla Cultura della giunta uscente, aveva spinto con forza sul nome di Bongiovanni. Ora la benedizione sarebbe giunta anche a livello provinciale.

E a proposito di Micolo, in polemica con lui c’è Orlando Ferroni, battitore libero ex Forza Italia e ora legatosi a Fratelli d’Italia, ma al solito abbastanza smarcato dai partiti, che ha più volte detto di volerci riprovare. Ferroni, proprio nei giorni scorsi, ha attaccato apertamente Micolo: “Non è lui a decidere il candidato sindaco” ha detto. Un’uscita che, per quanto in linea con l’estrosità del personaggio da tutti riconosciuta, conferma una spaccatura. E dunque la presenza, più che probabile, di cinque liste ai nastri di partenza a Casalmaggiore.

G.G. 

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