Amministrative 2024, Ferroni: "Chi
fa il sindaco non lo decide Micolo"
Sornione, come sempre. Perché poi, essere al centro delle attenzioni non gli é mai dispiaciuto. Ne ha ben donde in campo lavorativo (il suo ruolo come trait d’union tra la ricerca scientifica e il mondo della produzione gli sta dando soddisfazioni e negli incontri di settore non lesina partecipazioni importanti), e la politica poi, non gli dispiace. Quella di sempre, un po’ ragazzo della via Pal e un po’ pane e salame. Quella dei colpi di scena, senza una linea ferrea da seguire (pur all’interno del Centro Destra) fatta di stomaco e di cuore
Orlando Ferroni, ex Forza Italia ed ora vicino a Fratelli d’Italia, non ha ancora sciolto il nodo di una sua eventuale partecipazione alla prossima tornata amministrativa in programma l’8 e il 9 giugno. “Ci sto pensando – ci spiega – ma qualcosa da dire ce l’ho. Incontro sempre più persone che mi chiedono cosa farò. Persone che il loro voto me lo darebbero volentieri. So che ci si aspetta una risposta, il lavoro mi sta dando soddisfazioni e mi porta via tempo, ma il mio più che un lavoro di ricerca vero e proprio é un lavoro di coordinamento e potrei pure conciliarlo…”
I segnali che arrivano sono contrastanti. Voci ben informate (e credibili) danno già il fratello Fabio Ferroni in movimento. Se Orlando non la svuota, né la riempie, il fratello Fabio (l’anima più partitocratica dei fratelli che agiscono spesso in coppia) sembrerebbe già all’opera, impegnato in una campagna elettorale con le persone di maggior fiducia. A bassa intensità insomma .
Qualche cosa – e di importante – da dire però é proprio Orlando a dirla. “In Fratelli d’Italia – ci spiega – non c’é solo una persona che decide. Mi spiace per Marco Micolo, ma le decisioni su chi corre per il ruolo di primo cittadino le prendono altrove. Non vengono prese a livello locale e neppure a livello provinciale. Posso dirti che ci sono almeno tre nomi che circolano, e uno é il mio. E posso dirti che ci sto ancora pensando. Qualcuno mi dice ma chi te lo fa fare, altri, i delusi, mi dicono che é il momento di dire sì all’eventualità di presentarmi. Ci sto pensando, questo posso dirlo”.
Insomma, nessuna porta aperta né chiusa. Sull’uscio come i gatti, ad osservare cosa intorno si muove. E a decidere poi, se muoversi o tornarsene pacifico in casa, sul cuscino di sempre. Gli altri gatti intanto sono fuori. Anche quelli che, per questioni di vicinanza o opportunità, lavorano anche per chi resta in attesa…
Na.Co.