Palazzo Pretorio, l'amministrazione
verso fine lavori: un iter perfetto
Affidati i lavori di restauro dell’ala ovest di Palazzo pretorio alla S.G.C. Sistemi Geo Costruttivi srl che si è aggiudicata l’appalto praticando un ribasso del 12,88% sui lavori a base d’asta, quantificati in 335mila euro, oltre ai costi della sicurezza, alle spese tecniche e all’IVA, per un totale di 460mila.
Di questi, 414mila sono finanziati da Regione Lombardia, a valere sul bando “Rigenerazione urbana” al quale il Comune si è candidato con successo nel 2021.
Entra così nel vivo la terza e ultima fase dell’annosa vicenda di conservazione del complesso edilizio di Palazzo pretorio, dal 2019 MONUMENTO NAZIONALE, con vincolo notificato ai sensi del Codice dei Beni culturali. Per la sua valorizzazione, bisognerà attendere il cantiere che attuerà il riuso funzionale degli spazi interni della Torre civica, anche questo in fase di apertura.
Volge così al termine la complessa vicenda, esplosa in tutta la sua evidenza nell’estate del 2014, quando, all’indomani dell’insediamento dell’amministrazione Galli, il distacco di alcune cornici e il crollo rovinoso dell’intonaco nel quadrante meridionale dell’orologio, con la caduta di una delle lancette, resero necessario il transennamento dell’edificio. Le successive verifiche tecniche, evidenziarono un malato cronico (il Palazzo) bisognoso di cure non solo epidermiche, ma strutturali.
Considerata l’entità dei costi ipotizzati per il restauro, valutati in oltre 2 milioni di euro, è maturata la consapevolezza che gli interventi non potessero essere affrontati complessivamente, ma articolati per corpi edilizi: la Torre e le ali del Palazzo. La candidatura a bandi pubblici e privati è stato il modo che l’amministrazione comunale ha adottato per reperire le risorse necessarie.
Il resto è storia: nell’autunno 2017, a seguito di un contributo concesso da Fondazione CARIPLO, quale esito della candidatura al Bando “Buone prassi di conservazione del patrimonio”, il primo dei cantieri finalmente decollava con la messa in sicurezza e il restauro di copertura e facciate della Torre.
La rielezione a sindaco di Massimiliano Galli, nel maggio 2019, ha dato nuovo impulso all’obiettivo di restaurare la “Casa comunale”: nella primavera 2020, Fondazione Sanguanini e Comune costituivano un’associazione temporanea di scopo (ATS) per intercettare le risorse economiche rese disponibili dal GAL “Terre del Po” col Bando “Investimenti finalizzati all’offerta di servizi in ambito culturale …”; risorse utilizzate per affrontare il rifacimento della copertura nell’ala est, sede della prestigiosa Biblioteca.
Contestualmente l’amministrazione comunale decideva di impiegare i 100mila euro, stanziati dalla Legge regionale n.9/2020, per restaurarne i prospetti. Nell’estate 2021, con le somme ottenute da GAL e Regione (195mila euro, circa) il Comune allestiva i due cantieri, cofinanziandone le opere con ulteriori 45mila ca.
Venendo all’attualità, i 414mila euro recentemente ottenuti da Regione Lombardia, a seguito della candidatura al Bando “Interventi finalizzati all’avvio di processi di rigenerazione urbana”, lasciano intravedere la conclusione del restauro conservativo di copertura e facciate.
Con la restituzione del Palazzo al suo antico splendore giunge a compimento la valorizzazione di Piazza Finzi, recentemente riqualificata dalla nuova pavimentazione e dal regime di utilizzo in essere.
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