Ricorrenze e ricordi

Luigia e i 100 anni dell'amica
Olga, vicina di casa del cuore

Prima sei giovane; poi sei di mezza età; poi sei anziana; poi sei meravigliosa (Diana Cooper)

Meravigliose Luigia Lodi Rizzini e Olga Farina lo sono davvero, abitano in case adiacenti e, a dispetto di ciò che spesso accade tra vicini, loro si vogliono bene.

Fa piacere trovare ancora di queste realtà, diciamo che il paese piccolo aiuta, e Vicomoscano piccino lo è, ma se alla base non c’è un animo tollerante e altruista, si potrebbe essere anche le uniche persone su un’isola che i rapporti non sarebbero comunque buoni.

Ad arricchire di tenerezza questa storia sono i 100 anni che Olga compie proprio oggi e il regalo che Luigia ha voluto farle, un augurio largo, grande e condiviso. Olga è una signora vispa, in salute, autosufficiente e “dreta m’en füs!” figura esile e longilinea, cammina diritta e spedita, elegante e raffinata, si tinge i capelli da sola, cucina e pulisce casa, ci vede e ci sente benissimo, sciolta nel parlare e di battuta, mostra una mente vigile e lucida che è un piacere ascoltarla mentre racconta delle sue giornate e della vita felice col suo Mario, che purtroppo non c’è più.

Fino a prima del covid dal lunedì al venerdì stava dalla figlia, che vive a pochi km, per aiutarla in casa e coi bambini ma da dopo il covid ha interrotto le trasferte. Questo ha fatto sì che il rapporto già forte con Luigina e il marito Miro Lanzoni, si rafforzasse ulteriormente fino a crearsi tra loro piccole giornaliere abitudini come il sentirsi per telefono ogni mattina alle 9 per essere certe di essersi alzate entrambe e di stare bene.

Piccole abitudini dicevo, piccoli gesti e attenzioni reciproche che danno calore e sicurezza quando l’età comincia a rendere più timorosi. Chi ha vissuto la bellezza dei rapporti di quartiere o di condominio “quando la vita era ancora nostra”, ricorderà quanto bene si stava, ci si aiutava, ci si radunava fuori casa, portando ognuno la propria sedia, per prendere parte a quei gradevoli filòs che stemperavano la fatica di una giornata di lavoro, le donne si facevano compagnia e i bambini crescevano insieme nei cortili, per strada senza la paura degli odierni pericoli.

Chi ha vissuto questa fortuna custodisce nella memoria quegli anni come tesori preziosi, le avventure di noi bambini ora indiani, ora cow boy, ora super eroi, le chiacchiere delle mamme, qualche pettegolezzo o critica dietro le spalle ma sempre pronti ad aiutare quando si presentava il bisogno. Non servivano i grest o le baby-sitter, i bambini crescevano uno a casa dell’altro, se una mamma aveva impegni, un’altra che si prestava c’era sempre.

Le giornate passavano per tutti, grandi e piccini, senso il peso di ore vuote e solitarie, senza la tristezza di manco sapere chi vive nella porta accanto. Osservando Olga e Luigina si ritrova questo spirito di comunione, stima e affetto reciproci, di buon vicinato, lo si capisce dai gesti, dagli sguardi di intesa, dalla complicità, dalla felicità di essere amiche e di avere nella porta accanto un rifugio.

Ci uniamo a Luigina e auguriamo buona vita ad Olga che oggi compie 100 anni portati splendidamente e allarghiamo l’augurio ad entrambe affinché la loro amicizia proceda così, per un tempo buono e indefinito. Ci sono ancora belle storie da raccontare, che hanno la risonanza e la magia delle fiabe, ma sono vere.

Giovanna Anversa

 

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