Bozzolo, il bus diretto è possibile
Torchio: “Perso 20% dell’utenza”
È stata definita “in fase avanzata” dalla Prefettura di Mantova la possibilità di avere un collegamento diretto tra Mantova e Bozzolo che possa ridurre i tempi di percorrenza per i pendolari diretti e di ritorno dal capoluogo lombardo, per via dei lavori di raddoppio del binario sulla linea ferroviaria iniziati il 14 gennaio scorso.
Sempre più vicina, dunque, la possibilità di avere almeno un mezzo, tra i due o tre disponibili per ogni corsa, che faccia il percorso dal capoluogo virgiliano a Bozzolo e viceversa senza fermate intermedie, come quelle di San Michele in Bosco e di Castellucchio, poco utilizzate e di cui in molti chiedono la soppressione.
Al tavolo inter-istituzionale di questa settimana hanno partecipato il prefetto di Mantova Gerlando Iorio e il commissario straordinario del raddoppio, Chiara De Gregorio, oltre ai referenti di Rete ferroviaria italiana e di Trenord. Ad avere l’ultima parola sarà tuttavia Trenord, che ha avviato uno studio di fattibilità per verificare se sia possibile lo sdoppiamento nelle corse per tutti i servizi che impegnino almeno due bus.
“Apprezzo lo sforzo complessivo dei colleghi – ha fatto sapere il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio. Il diretto che si vuole organizzare da Mantova a Bozzolo e viceversa sicuramente è importante, ma non deve ledere quella che è la funzionalità delle altre stazioni. L’adeguamento della fermata sulla statale di Castellucchio e la soppressione di San Michele in Bosco darebbe tuttavia la possibilità di guadagnare almeno dieci minuti, anche senza il diretto”.
“Le altre questioni riguardano Bozzolo, – prosegue Torchio – noi in stazione abbiamo tre stalli per gli autobus che occupano lo spazio di nove auto, e ne basterebbe uno solo per guadagnare diversi posti macchina. Per quanto riguarda invece la sistemazione del piazzale della stazione, stiamo lavorando con Italferr e Rfi per cercare di risolvere la problematica dei lavori per allestire la nuova stazione”.
“Ultima questione, che non mi stancherò mai di ripetere, – conclude Torchio – è che noi possiamo fare tutti gli sforzi per migliorare il discorso dell’autolinea, ma deve funzionare anche il tratto ferroviario tout court, quello che da Bozzolo va a Milano, il quale ha perso il 20% dei frequentatori e sicuramente questo è un segnale d’allarme. È nell’interesse di tutti riprendere l’utenza dando un servizio e una manutenzione adeguata a tutto il tratto che rimane a livello ferroviario”.
M.C.