Cronaca

L'ultimo saluto a Maura: resta
vuoto, sgomento e tristezza

Un paese intero, un’intera comunità per l’ultimo saluto a Maura Cortellazzi ieri nella chiesa di San Leonardo. Una folla enorme e silenziosa ha voluto presenziare e fare sentire tutto l’affetto e tutto il cordoglio alla famiglia. La chiesa era già completamente occupata mezz’ora prima così come il sagrato e l’entrata laterale da via Corsica ha continuato a riempiersi di gente, senza sosta. Non è stato possibile seguire con attenzione l’omelia ma il senso lo abbiamo captato:

L’essere così tanti nell’ abbraccio collettivo a Maura e ai suoi cari, seppur nel dolore, è messaggio di speranza, di umanità e fratellanza cristiana”.

A messa quasi conclusa, Don Rubagotti ha fatto oscillare il turibolo tre volte spiegando: “la preghiera e il profumo dell’incenso, salendo verso l’alto, creano un legame unico tra la terra e il cielo, tra l’uomo e Dio. l’incenso, metafora viva dell’orazione che sale a Dio assieme alla sua fragranza, ha il significato di creare un ambiente di preghiera per ricongiungersi alla trinità e favorire l’ingresso nel Regno dei Cieli della sorella defunta”.

Si prova ad immaginare i suoi attimi, gli ultimi soprattutto, si prova ad immaginare la sua paura e la disperazione dei genitori, del marito, delle figlie e ci si sente vicini e partecipi, si vuole portare la propria presenza come un gesto consolatorio pur sapendo che non c’è consolazione. Tra la folla di certo qualcuno che ci è passato c’era, qualcuno che ha rivissuto lo strazio e lo comprende fin nel profondo; chi invece no e non riesce nemmeno ad immaginare, non vuole farlo, perché il solo pensiero terrorizza. Quale che sia la condizione di ognuno si era tutti lì a dare l’ultimo saluto ad una donna partita troppo presto, che mancherà a tanti, il cui valore in vita si è tradotto nel dolore e nella partecipazione silenziosa di una comunità intera, un dolore che non ha bisogno di parole.

Tutto quello che prevale ora è vuoto sgomento, straniamento e cupa tristezza, qualche cosa di difficile a dirsi ma che ha il colore della notte, quella più buia. Faccio appello ai ricordi, per trovare un po’ di luce e mi scorrono davanti agli occhi immagini di te che ridi e parli indaffarata tra i tavoli e il bancone del Lido, rivedo le tue lunghe gonne a fiori che indossavi con un’eleganza priva di vanità, fresca e sbarazzina, ma piu di tutto, più di ogni altra cosa mi appare il tuo sorriso, aperto, luminoso, un sorriso che contagia. Sarai sempre così nei miei ricordi, per sempre ferma in quelle immagini di vita e di gioia. Addio cara Maura anzi…arrivederci

Giovanna Anversa – Arianna Novelli (FOTO: Alessandro Osti)

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