Cronaca

Marcaria, riaffiora ordigno bellico
nell'area del raddoppio ferroviario

Un ordigno non esploso è stato rinvenuto questa mattina a Marcaria a poche decine di metri dal fiume Oglio. La zona è quella interessata dai lavori di ampliamento della linea ferroviaria Mantova Bozzolo.

Sono stati proprio gli operai impegnati nel cantiere a fare la scoperta. L’area è sottoposta in questi giorni ad una meticolosa operazione di bonifica attraverso il passaggio di tecnici muniti di metaldetector E il sibilare improvviso di tale strumento ha mettere in guardia i tecnici che hanno circondato l’area con transenne e avvertito i Carabinieri.

Militari di Marcaria insieme alla Polizia locale guidata dalla comandante Monica Allegri si sono portati sul posto raggiunti poco dopo dal Sindaco Carlo Alberto Malatesta.

Da quanto appurato si tratterebbe di una bomba americana di 500 libbre lanciata da un aereo durante le incursioni effettuate sul territorio durante la seconda guerra mondiale.

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La bomba adesso si trova a cinquanta centimetri sotto terra e toccherà agli artificieri del Genio militare di Verona disinnescare la bomba nel pomeriggio di martedì. Il sindaco Malatesta si è quasi dichiarato preparato a questa notizia sapendo come il territorio di Marcaria durante la guerra fosse stato bersagliato da attacchi aerei al punto che l’attiguo ponte sul fiume Oglio diventò la trappola per un convoglio ferroviario la cui locomotiva si trova tutt’ora dentro l’acqua riaffiorando durante le secche del fiume.

Il capocantiere Paolo Tosoratti ha ammesso che il ritrovamento dell’ordigno probabilmente causerà ovvi ritardi nel proseguimento dei lavori.

Ros Pis

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