Casalmaggiore a due mesi dalla
scadenza elettorale: corsa a 4?
Situazione fluida, a Casalmaggiore, a due mesi dalle elezioni. Obiezione, vostro onore: i mesi sono tre. Vero, ma la scadenza per presentare le liste è un mese prima del weekend del voto, dunque da qui all’8 maggio (si vota l’8-9 giugno) sono poco meno di due mesi. La sfida che si profila potrebbe essere a quattro: non sono pochi quattro nomi in una corsa che non prevede il ballottaggio ma il turno unico.
Ad oggi c’è un solo nome certo della candidatura, che cioè ha ufficializzato la propria volontà di correre come sindaco della città: parliamo di Annamaria Piccinelli, anima legata al mondo “verde” (il nome della sua lista, “Vivace e Sostenibile”, è tutto un programma) e che ha l’appoggio del Movimento 5 Stelle.
Per il resto solo nominativi ufficiosi, che quasi certamente scioglieranno a breve la riserva ma che, ad oggi, non hanno ancora messo il nero su bianco dell’ufficialità. Filippo Bongiovanni, sindaco uscente, attende anche di capire se la nuova legge sui tre mandati sia interpretabile oppure “blindata”. Teoricamente lui può correre ancora dopo i due mandati precedenti, ma vuole avere la certezza assoluta di non incappare in inghippi di alcun tipo, anche dopo la scottatura della mancata elezione in Regione, che era arrivata per voti raccolti ma è saltata – appunto – per un cavillo.
Nel centrodestra il battitore libero è Orlando Ferroni: si è sempre candidato nelle ultime tre tornate amministrative, ha raccolto 800 voti nel 2009, poi sempre 500 sia nel 2014 sia nel 2019, tornate in cui ha poi spostato il suo gruzzolo su Bongiovanni. Stavolta però il ballottaggio non c’è e allora, qualora Ferroni decidesse di candidarsi, ecco che la scelta potrebbe rompere le uova nel paniere a Bongiovanni, perché Ferroni per logica dovrebbe pescare nella stessa area.
E il centrosinistra? Sembra in difficoltà nel reperimento di un candidato sindaco, tutto al momento tace, mentre nell’area renziana – e prima ancora civica come lui stesso ha sottolineato più volte – dovrebbe mancare davvero poco per la discesa in campo di Luciano Toscani, sindaco di Casalmaggiore dal 1999 al 2009, che dopo alcuni sondaggi e colloqui sembra pronto a ricandidarsi. Ecco, la domanda è lecita: Toscani sarà un nome che il centrosinistra, per così dire, ufficiale, appoggerà? Gli animi all’interno del Pd sembrano inquieti: qualcuno sarebbe favorevole, altri no. Una spaccatura che, col passare del tempo, può portare a due risultati: appoggiare Toscani oppure trovare un proprio candidato, senza però aspettare troppo. Mancano due mesi, ormai. E in politica (non solo in quella) il tempo vola…
G.G.