Si è spenta Maura Cortellazzi,
la città oggi è ancora più triste

Oggi ci sarà tempo per la forma, ma adesso resta la sostanza. Solo la sostanza. Una realtà triste e dolorosa. Si è spenta Maura Cortellazzi, lascia due figli, il marito Diego e una città costernata. Avremo tempo, e modo per parlare di lei. Era – classe 1979 – davvero una forza della natura per se stessa e per le persone che aveva intorno. Sorriso acceso, sempre attiva, tanti sogni da vivere e da realizzare. Il destino, il cielo, o chi per esso non gliene ha dato tempo. Si è spenta a Cremona, prima ancora di poter vivere e sino in fondo i suoi affetti più cari.

Aveva lavorato per i commercianti, si era sempre data da fare e, da poco tempo insieme al marito, aveva rilevato il Tratto Bene a Vicobellignano di Casalmaggiore. Aveva, ed anche in quel luogo e per quel luogo, grandi sogni. La notizia del decesso si è diffusa nella serata di ieri. A ricordarla le amiche di sempre.

“Io – scrive Giovanna Anversa – che amo scrivere, mi sono detta no, non posso, questa volta non riesco a scrivere. Ma Maura mi ha sopportato, ascoltato nelle mie pesantezze e ha diviso con me momenti di ilarità. Lei è lì, dietro al banco, col suo sorriso, con con la sua professionalità e con quella dote del sapere organizzare. Quadrata, precisa e di battuta, al momento giusto, come si addice all’intelligenza. Parlare di lei è facile, parlare del suo destino no, non lo è. La ragione sta nel ciclo della vita che da sempre è uno, solo uno: nasci, vivi per un po’, poi muori, per tutti noi è così. Ma la Nera Signora non rispetta la vita, la nera signora spesso arriva presto, quando la vita non ha ancora compiuto il suo corso, è tranchant, è cattiva e ingiusta.  È un dolore collettivo, è l’ennesimo strappo senza un senso, è il ciclo della vita, che ogni tanto va storto. Non la saluto, perché non voglio farlo, perché non è vero che non c’è più. La morte ti priva di un corpo, non certo dell’essenza, chi parte in fondo resta…” (SEGUONO AGGIORNAMENTI)

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