Cronaca

Si è spento Ivan Morini,
geometra e papà speciale

Un mazzo di rose rosse ad ogni compleanno, con quella rosa in più che segnava l’incedere del tempo ma pure la consapevolezza che l’amore – quando è importante – può solo crescere. Soprattutto in un cuore appassionato. E il suo, quello di Ivan Morini, appassionato lo è sempre stato, per tutto ciò che gli accadeva intorno.

Famiglia, lavoro, impegni, sport, amici, semplici passi sulla strada: non vi erano differenze sostanziali. La vita l’ha sempre vissuta al massimo, in ogni singolo respiro. Ivan Morini – deceduto ieri – era nato a San Daniele Po l’8 novembre del 1955, e a San Daniele aveva vissuto con la sua famiglia la sua giovinezza intraprendendo gli studi per diventare geometra. Il suo spirito fortemente creativo lo aveva portato subito all’attenzione degli studi più apprezzati del tempo, tra Milano e Cremona.

Diceva spesso, ai suoi amici, di aver lavorato tra i primi lavori seguiti alla progettazione di Casa Moratti a Milano e di strutture importanti tra Milano e Cremona, con una predilezione giovanile per i ponti. Gli si illuminavano gli occhi, racconta sua figlia Elena e non senza orgoglio quando ricordava quei frangenti. Aveva aperto poi uno studio tutto suo, trasferendosi a Vicoboneghisio, paese della moglie Claudia, specializzandosi in impianti di termotecnica e idraulica.

Mai domo, mai soddisfatto sino in fondo, aveva bisogno di fare il massimo per il cliente, ma soprattutto e sempre per se stesso. Negli ultimi ani aveva prestato particolare intenzione ed impeto al risparmio energetico e al coefficentamento, a garanzia dei clienti e di un ambiente nel quale avrebbe voluto vivere e lasciare a figlia e nipoti, i suoi adiratissimi nipoti Thomas e Nicole. Perché il benessere era il suo primo scopo, il suo fine ultimo nelle cose. E non solo il suo.

Amava lo sport. Era stato campione regionale di Ping Pong, ma tra le sue passioni vi erano sicuramente molti altri sport: era diventato un esperto nelle immersioni, uno sport in cui avrebbe potuto eccellere. Ma per lui era un motivo in più per passare tempo con la figlia, e con Elena, proprio per andare sott’acqua insieme a lei, aveva girato il mondo. Poi, da un giorno all’altro, complice proprio un incidente di Elena, sott’acqua non aveva più voluto scendere. Tutto per lui aveva un fine, un intento più alto. L’immersione era questo: un legame ancor più stretto con la figlia. Avrebbe avuto un senso farlo insieme. Ne perdeva, e non ne aveva più, se quel legame si fosse un giorno spezzato. La schiena sconsigliava a Elena l’immersione. Per lui immergersi non aveva più ragione d’essere…

Insieme alla figlia si era poi dedicato allo sci.

Amava la vita, e amava le persone. Chi aveva avuto modo di lavorare per lui, con lui, o solo avuto a che fare, sottolineava proprio la passione che metteva ed infondeva in ogni cosa. Merito del fatto che, in ogni persona, cercava sempre l’aspetto positivo, e da quello cercava di partire. Nel fine settimana casa sua si apriva ad aperitivi con colleghi, amici, compagni di lavoro. ne aveva saltati pochi in tanti anni.

Il lavoro, anche 12 o 13 ore al giorno nella fase dello sviluppo di progetti importanti e mai una festa saltata, o una domenica, pr moglie e figli. Il sacrificio che non era mai superiore all’amore. L’importanza della famiglia. degli affetti più cari.

Ieri mattina Ivan Morini si è alzato, come d’abitudine il sabato di stagione venatoria, molto presto. Dopo aver salutato proprio Elena, con un sorriso e un – Ci vediamo dopo – è partito con la sua auto e l’amico Gianfranco Zanetti per Varsi. A Varsi sono poi arrivati. Parcheggiata l’auto l’amico è sceso per controllare la stessa. Questione di un minuto, anche meno. Quando è tornato all’auto Ivan era accasciato sul volante. I soccorsi sono giunti immediatamente, un’ora e mezza di tentativi per rianimarlo non sono serviti a riportarlo in vita.

Era la nostra roccia, il nostro pilastro. Lui che riusciva ad accendere ogni cosa, semplicemente con un sorriso. Era la sicurezza, l’energia. Le sue braccia il luogo in cui perdersi” le parole di Elena.

Ivan Morini, spentosi a 68 anni, lascia la moglie Claudia, la figlia Elena, gli adoratissimi nipoti Thomas e Nicole, la suocera Carmen, il fratello Loris con Fernanda, i nipoti ed i parenti tutti. Il rito funebre si terrà martedì nella chiesa parrocchiale di Vicoboneghisio a partire dalle 10, a cura delle Onoranze Funebri dei fratelli Roffia. La salma verrà poi tumulata nel cimitero di Casalmaggiore. I familiari ringraziano tutti i soccorritori che si sono prodigati a Varsi per salvargli la vita, il dottor Alessandro Tei, gli amici e i parenti tutti e tutti coloro che ne onoreranno la memoria. Le eventuali offerte possono essere devolute alla Croce Rossa.

Na.Co.

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