Cronaca

Furto stanotte a Bozzolo. Fermato
uno dei complici dopo inseguimento

Furto nella serata di venerdì in una abitazione di Bozzolo. Uno dei malviventi è stato bloccato dopo uno spericolato inseguimento mentre gli altri due si è risaliti grazie ai loro documenti trovati sull’auto del fuggitivo.

Tutto ha avuto inizio verso le 23 di ieri sera in via don Minzoni nel villaggio Traldi. Una vicina di casa ha scorto dei movimenti all’interno della abitazione della famiglia Panizzi notando anche la luce delle torce di qualcuno che si aggirava nelle stanze.

La casa appartiene a Rudy Panizzi che oltre ad occuparsi di motonautica (sua e del papà l’azienda di motoscafi a Calvatone con il cui marchio partecipa a numerose competizioni) svolge intrattenimenti musicali assieme alla moglie. Venerdì era in programma una serata karaoke presso la Zanzarina di Calvatone.

Avvertito di quanto stava accadendo nella sua casa Rudy è partito a razzo con la sua macchina arrivando a Bozzolo proprio mentre uno dei ladri stava per partire con la Polo della moglie. Lo sconosciuto rapidamente è sceso scappando nei campi assieme ad un complice. Nel frattempo a poca distanza è stata notata una Mercedes classe B a fari spenti e a motore acceso Rudy Panizzi ha cercato di avvicinarlo ma l’individuo è partito a razzo prendendo la direzione di Rivarolo Mantovano.

Io gli stavo dietro con la mia Volvo V 70 andando alla massima velocità –  racconta Panizzi –  quando quello ha fatto inversione di marcia riprendendo la direzione di Bozzolo. Ho tentato di bloccarlo ma lui è riuscito a passare tra me e la riva del canale. Altro inseguimento veloce con tre pattuglie dei Carabinieri che nel frattempo erano arrivate. Dopo un sorpasso azzardato l’ho affiancato e poi mi sono posto davanti di traverso impedendogli in maniera assoluta di scappare. L’uomo, probabilmente il basista degli altri due, era su una macchina intestata ad una donna albanese residente a Sospiro. Fatto curioso l’aver trovato a bordo della Mercedes bianca i portafogli forse dei due probabili complici, un altro albanese e un napoletano. Entrambi dovrebbero risiedere a Cremona e dovranno spiegare ai Carabinieri perché i loro documenti si trovassero sull’auto del fuggitivo“.

Il bottino del furto fortunatamente non è proporzionato al gigantesco movimento creato limitandosi al migliaio di euro di gioielli. Bisognerà poi considerare i danni alla basculante, alle porte e alle chiavi delle auto. Hanno cercato ovunque la chiave della cassaforte senza trovarla.Comunque quelli andavano a colpo sicuro e avranno degli informatori” conclude Panizzi.

Ros pis

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