Politica

Organizzazione Trenord, Balotta:
"Elefantiaca, neppure Trenitalia!"

Con l’ordine di servizio n 250 del 1^ marzo scorso Trenord ha approvato l’ennesima nuova articolazione organizzativa che non ha neppure l’elefantiaca Trenitalia. Si tratta di una enorme “testa” aziendale di oltre 200 caselle di dirigenti, funzionari e quadri. Una pletora di strutture che vanno dalla Direzione Internal Audit, Compliance & Risk Management alla Gestione Contratto di Servizio. Dalla Direzione Amministrazione Finanza, Controllo e Patrimonio alla Direzione People & Business Services. Dalla Direzione Comunicazione, Relazioni Esterne e Sostenibilità alla Information Technology, Innovation e Data Management. Dalla Security Tabella alla Direzione Commerciale. Dalla Direzione Produzione ed Esercizio alla Direzione Parco Rotabili e Manutenzione. Strutture frammentate che anziché semplificare la catena di comando l’allunga al punto tale di renderla priva di efficacia e costosa lasciando il sospetto che le caselle sono state costruite per soddisfare gli appetiti politici e consociativi piuttosto che il profondo cambiamento riorganizzativo che si aspettano da tempo i pendolari lombardi. In questro “tourbillon” l’unico a farne le spese è stato il braccio destro di Marco Piuri, il factotum direttore operativo degli ultimi 10 anni Giorgio Spadi. La richiesta di tutti i pendolari era quella di vedere l’allontanamento di chi in prima persona è stato il responsabile del fallimento di Trenord. La Regione ha voluto tenere fuori dalla responsabilità di gestione gli azionisti paritari di Trenitalia che almeno potevano vantare qualche tecnico con esperienza ferroviaria e non dirigenti catapultati da altri settori. La professione di ferroviere non c’è nessuna scuola che la insegna. Serve tanta esperienza sul campo e non c’entra niente con la fedeltà politica. Con un indice di puntualità ai 5 minuti all’82% a febbraio, al 78% del mese di gennaio e del 74% di dicembre 2023 Trenord è in mezzo ad una profonda crisi, che dura da quando è nata 10 anni fa, di cui è responsabile la Regione Lombardia.

Dario Balotta (EU)

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