Ricorrenze e ricordi

8 marzo di Francesca e Laura: il
secondo soffio di madre nel cuore

Era l’8 marzo 2017, era sera quando il Fato volle con sé Francesca Cerati, un Fato imperscrutabile, come lo definivano gli antichi greci, davanti al quale l’uomo nulla può. Era l’8 di marzo, giorno dedicato alla donna, giorno che da allora mamma Laura non ha mai mancato di commemorare.

Non è solo a ricordo della triste dipartita, dello strappo dal proprio grembo e da tutti gli affetti terreni di cui Francesca era circondata, che Laura da quella sera organizza momenti d’arte e beneficenza in suo nome, ma a ricordo della sua anima grande, della sua anima di giovane donna.

Strana coincidenza che la Franci sia volata via proprio nella giornata internazionale dedicata alla donna, proprio lei che incarnava tutte le migliori qualità al femminile: dolce, buona, empatica, elegante, semplice, simpatica, discreta, bella, concreta, positiva, altruista, gentile, educata, esile di corpo e determinata di carattere.

Laura la ritrova nella magnificenza della natura, nei suoi aspetti più belli e sorprendenti che portano ristoro all’inquietudine gelida e buia delle notti senza sonno che evocano un dolore che invece non ha morte. L’atmosfera greve della tormenta di notti fredde e nere, che rimandano a un momento straziante, si rischiara improvvisamente in un giorno di primavera, nel velluto di una violetta, nel canto di un uccello, in un sasso a forma di cuore, nel calore del sole, nelle venature di una foglia, nelle dune del deserto, segno che lo spirito di Francesca e il suo slancio vitale non sono perduti, si muovono nell’universo in tutta la sua bellezza e non smettono di soffiare via le nubi scure e l’aria pesante.

Laura scrive, formula pensieri su carta, trascrive del dolore, del legame indissolubile, del perenne sconfinato amore di una madre e del sempiterno “intreccio di amorosi sensi” con la figlia. Dopo una serie di versi raccolti nel volume “Soffio di Madre” edito e curato da Daniela Bellini, anima che di empatia non difetta, un altro quaderno si è aperto per raccogliere ancora, come un sudario, i moti del cuore di Laura.

Celebriamo la giornata internazionale della donna ricordando Francesca, i suoi ricci indomabili, gli occhi profondi, il suo sorriso sempre acceso, il suo garbo e la sua umanità attraverso nuove inedite parole di mamma Laura. C’è un confine oltre il quale nemmeno la morte può andare: l’amore di una madre…

Giovanna Anversa

… scegliere tra le parole di Laura Passerini non è assolutamente facile. E’ immergersi, ed ogni volta, in un dolore inenarrabile, in un male profondo che resta anche in chi ne raccoglie, e solo per un istante, i piccoli bagliori. Queste sono solo alcune delle poesie di Soffio di Madre 2, la seconda raccolta di mamma Laura. E queste sono le foto, alcune delle foto, dell’ultimo viaggio di Francesca e Laura, terminato qualche giorno prima di quell’8 marzo del 2017. Un altro anno è passato, ma il tempo non cura. Il tempo ti regala qualcosa di nuovo, di diverso, da amare, che attutisce, che qualche volta dà un po’ dui leggerezza. Ma non c’è nulla – e nulla – che possa chiudere le pagine di un libro per sempre. E’ scritto negli occhi di mamma Laura. Nel suo profondo amore per tutto cio che la circonda e quello ancora più infinito che – ora e per sempre – le danza dentro… Alla fine per le poesie abbiamo optato per quelle che – al pari e un poco più di di altre – ci hanno ricordato piccole preghiere… o pensieri, o speranze. Buona lettura. Ed un abbraccio forte a Laura, e a tutte le Laura e le Francesca di questa terra. A tutte le storie che ancora vivono, a quelle sepolte. A tutto, davvero tutto l’amore che c’è: questo è il nostro 8 marzo, e ve ne facciamo dono…

N.C.

 

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