Cronaca

Ponte Calvatone Acquanegra,
tecnici e rilievi col drone in loco

Rilievi fotografici eseguiti da un drone che un tecnico ha fatto volare a circa 35 metri dal suolo. A terra altri operatori a livello dell’acqua a controllare le strutture in ferro del ponte di Calvatone chiuso dal 9 giugno scorso dopo una relazione da parte delle province di Mantova e Cremona che ne stabiliva la pericolosità, impedendone quindi l’accesso sia a veicoli che pedoni.

Dopo nove mesi di attesa e più di duemila firme di cittadini che chiedono alle Istituzioni di fare una scelta per consentire la ripresa del traffico tra le due sponde giovedì mattina c’è stato il sopralluogo da parte di tecnici arrivati dall’Università di Firenze.

A dirigerli il prof Walter Salvatore, presidente del Fabre (il Consorzio di ricerca per la valutazione e il monitoraggio di ponti, viadotti e altre strutture) che è stato salutato dalla sindaca di Calvatone Valeria Patelli. Sono quindi iniziate le operazioni di verifica eseguite soprattutto con le foto che poi verranno a fare parte di una relazione da inoltrare alle due Province interessate.

Nel frattempo a Milano era in corso la riunione del Comitato per la salvaguardia dei beni culturali che però pare non avesse più all’ordine del giorno la questione del ponte di Calvatone.

Una discussione che era già stata rinviata quindici giorni fa. Non è da escludere che la richiesta del sopralluogo di stamattina sia partita proprio da parte di un Sovraintendente all’interno di una di quelle riunioni milanesi.

La gente a questo punto rimane ancora in attesa di sapere se questo ponte può tornare agibile, dopo le dovute sistemazioni o se, essendo di interesse storico (1909) non può essere abbattuto. Potrà essere affiancato da un ponte provvisorio di tipo militare, tra l’altro si dice già pronto in una caserma di Cremona?

Anche per la risposta a questa domanda bisogna avere pazienza. Dalla conversazione raccolta tra il gruppo di esperti si è comunque captato che un investimento economico sostanzioso non avrebbe senso per un territorio come questo.

Come scenetta finale si è visto un ciclista di Calvatone avrebbe voluto passare dall’altra parte impedito a gran voce da uno dei tecnici. Alle proteste dell’uomo che si difendeva dicendo che lo fanno tutti, il funzionario ha ribadito: “Non mi interessa se lo fanno tutti. Io sono il responsabile e le impedisco di passare con la bicicletta!”

Ros Pis

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