Politica

Debito fuori bilancio, la diatriba
Cavatorta - opposizione prosegue

Non si spegna a Viadana la diatriba che vede contrapposto Nicola Cavatorta e la sua amministrazione e l’opposizione (Fabrizia Zaffanella, Silvio Perteghella e il PD Viadanese). Accuse e difesa da ambo le parti, con Cavatorta che difende la propria posizione (il debito fuori bilancio, seppur pratica sconsigliata, non è un reato – altrimenti la corte dei conti lo avrebbe segnalato – e i problemi di Viadana sono nati ben prima dell’amministrazione a guida leghista) e l’opposizione che continua a opporsi ad un modo di gestire il denaro pubblico non edificante per un’amministrazione, soprattutto dopo la segnalazione della Corte dei Conti.

Qualche giorno fa era stata Fabrizia Zaffanella (e il Pd) subito dopo il consiglio comunale viadanese, ad intervenire con un lungo documento in cui si partiva proprio da quella segnalazione.

Il Sindaco Cavatorta – interviene Fabrizia Zaffanella – indifferente ai richiami della Corte dei Conti, continua a percorrere la strada del debito fuori bilancio

La sezione regionale di controllo per la Lombardia della Corte dei Conti, il 20 dicembre scorso, ha inviato al Sindaco di Viadana una relazione, in cui vengono evidenziate macroscopiche lacune nella gestione finanziaria dell’ente, in relazione ai debiti fuori bilancio e sulla necessità di mostrare attenzione nella riscossione dei crediti pregressi. Nell’intento di riassumere le 13 pagine della relazione, si espongono, di seguito, i tre punti essenziali evidenziati dalla Corte:

  • 1) Sul recupero dei crediti, l’amministrazione comunale, sollecitata dalla sezione di controllo, è stata invitata dalla Corte a proseguire nel monitoraggio di tale riscossione, al fine di evitare quelle situazioni di sofferenza registrate negli anni passati; basti pensare che, pur migliorata rispetto agli anni precedenti, la percentuale di riscossione delle sanzioni continua, nel 2021, ad essere insoddisfacente, attestandosi, per esempio, sul 35,10% per le sanzioni stradali e sull’81% per la TARSU, TARES e TARI.
  • 2) Molto più grave la situazione dei debiti fuori bilancio dell’ente, ammontanti complessivamente a 15.176.065,06 Per una parte di questi, 17.761,93 la Corte si è così espressa nella relazione: “..L’amministrazione non si è attivata tempestivamente a riconoscere e impegnare importi, che, anche se modesti, si trascinavano dal 2007 e che sono stati saldati solo nel 2020 (delibera n. 54 del 18.11.,2020)”
  • 3) Resta l’ingente debito di 15.158.536,52, maturato a seguito del contenzioso con ITALGAS (da cui occorre detrarre quanto dovuto da Italgas al Comune stesso come canone di concessione). Al riguardo la Sezione ha rilevato un insufficiente accantonamento, per cui l’amministrazione ha dovuto accendere un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per 3.010.365,51, nonostante il divieto sancito dall’art. 119, ultimo comma, della Costituzione secondo cui il ricorso all’indebitamento è limitato alle spese di investimento e non, dunque, per il pagamento di debiti pregressi.

In conclusione, la Corte, dopo aver sottolineato che i debiti fuori bilancio, costituiscono obbligazioni che urtano contro la certezza all’azione amministrativa, sì da non garantire la buona amministrazione, afferma: ”Il debito fuori bilancio dovrebbe rappresentare un fatto contabile del tutto eccezionale…un attento monitoraggio dell’attività gestionale deve consentire di cogliere con immediatezza l’eventuale verificarsi di potenziali debiti.. il Comune di Viadana ha dimostrato carenze gestionali ..e non ha rilevato responsabilità gestionali..”.

Ora c’è da chiedersi: quale amministratore pubblico, letta questa reprimenda, non avrebbe sentito il bisogno di scusarsi con la cittadinanza, e di impegnarsi affinché quanto accaduto e segnalato dalla Corte non succeda più? Quale amministratore avrebbe lasciato trascorrere il tempo, senza impegnarsi in prima persona in una verifica dell’organizzazione comunale esistente, in modo da rimuovere le cause delle carenze gestionali denunciate? Ed infine, quale amministratore non avrebbe avviato un confronto con tutti i gruppi presenti in consiglio per offrire, pur nella distinzione di ruoli, l’immagine di un ente impegnato a rimuovere quell’immagine di sciatteria emersa dalla lettura della delibera?In proposito ricordiamo che la Delibera della Corte dei Conti , datata 20/12/2024, è stata inviata a tutti i Consiglieri, compresi quelli di maggioranza , solo tre giorni fa.

Nulla di tutto questo! Il sindaco si è presentato nella seduta di Consiglio Comunale di ieri sera con una nuova delibera di riconoscimento di un debito fuori bilancio, senza nulla aggiungere, se non ricordare, come di consueto, le colpe di antenati politici.Incredibile!

Di fronte a questa plateale dimostrazione di arroganza e inadeguatezza, la minoranza, compatta, ha abbandonato la seduta consiliare, perché ieri si è davvero superato il limite della decenza istituzionale e solo un atto clamoroso, come è uscire dall’aula, sarebbe potuto servire per denunciare l’accaduto!

Sia chiaro, non siamo in presenza di una divergenza rispetto ad una scelta amministrativa, siamo di fronte ad una clamorosa incapacità di gestire le risorse dei cittadini, secondo i criteri della buona amministrazione. Per questo motivo segnaleremo alla Corte dei Conti ogni episodio contrastante con le regole dalla stessa richiamate, accentueremo la nostra funzione di controllo sulle delibere e, più in generale, sull’attività dell’ente, raccoglieremo ogni segnalazione che la società civile ci farà relativamente ad inefficienze ed incurie, di cui l’amministrazione darà prova nel prosieguo del mandato“.

A stretto giro l’intervento del PD Viadanese con Stefano Bini.

Dalla Giunta Cavatorta – aveva puntualizzato Bini – risposte imbarazzanti alla cittadinanza viadanese sulle interrogazioni che abbiamo presentato che denotano il livello dilettantistico di gestione del bene pubblico

Molto preoccupante il non governo delle poste di bilancio da parte del Sindaco che si è tenuto la delega in materia.

Difficoltà ed insoddisfazione su tale gestione del Sindaco percepite anche all’interno della stessa maggioranza e riflessi con astensioni e uscite dall’aula al momento del voto sul riconoscimento del debito fuori bilancio Pharmafactoring ”

Nella seduta consiliare di giovedì 20 febbraio abbiamo ottenuto finalmente risposta, dopo molti mesi che erano state presentate, alle interrogazioni che come Partito Democratico e lista “Uniti per Viadana” abbiamo richiesto all’Amministrazione Comunale.

Le risposte ricevute dalla Giunta Cavatorta sono state imbarazzanti, soprattutto per i riflessi che hanno verso la cittadinanza viadanese, e denotano un livello dilettantistico di gestione del bene pubblico che purtroppo porta la popolazione a pagarne le conseguenze dirette (mancate opere e servizi non forniti) ed indirette (aggravio della spesa pubblica).

Ci riferiamo in particolare al fatto che dopo quasi due anni non sono ancora attivi i pannelli fotovoltaici installati sulla copertura del PalaFarina perdendo così forti introiti da parte del GSE e senza una riduzione dei costi energetici a causa del mancato funzionamento, che si rifà, secondo la versione fornita dal Sindaco, ad una deficienza nel collaudare la struttura senza che prima si sia verificato il corretto avvio/funzionamento del sistema.

Abbiamo poi interrogato in merito allo stato di scarsa manutenzione dei marciapiedi, in particolare di via Baghella e di molte altre situazioni analoghe nel territorio, ottenendo in risposta dal Sindaco che in questi anni non ci si è concentrati sull’arredo urbano ma sulle strade (che peraltro nessuno ha percepito perché le somme investite sono state ridicole) e che comunque nel prossimo futuro la priorità per la sua amministrazione, rispetto a lamentele diffuse di cittadini che giornalmente rischiano cadute ed infortuni sarà sistemare un area parcheggio per camion, in totale sfregio alle esigenze della popolazione che amministra.

In merito alla mancata costituzione della sede distaccata del tribunale arbitrale di prossimità ci sono stati confermati i contatti con l’Ordine degli Avvocati ma si è declinato l’offerta dovuta alla mancanza di disponibilità di locali da adibirvi e con il grazie dell’amministrazione di Sabbioneta che può svilupparsi a nostre spese in termini di centralità nel territorio a discapito di una Viadana che per scelte politiche non vuole crescere ma isolarsi sempre più su se stessa.

Fa venir da piangere il fatto che quest’anno sarà prevista la demolizione delle ex scuole di Cizzolo e Cavallara, con fondi regionali ottenuti per sviluppare il commercio locale, costruendo due aree di parcheggio cementificate alle quali non si capisce quale sia il beneficio in termini di sviluppo delle attività commerciali.

Molto preoccupante poi è stata la discussione in Consiglio Comunale sull’informativa ricevuta dalla Corte dei Conti per la gestione del debito fuori bilancio Italgas approvato nel 2020 e la successiva deliberazione del riconoscimento sul bilancio 2024 del debito per la causa Pharmafactoring, nonostante una sentenza datata Marzo 2023 e con tutti gli elementi per valorizzarlo nel suo anno di reale competenza.

Sono stati lampanti ed imbarazzanti i limiti in tema di bilancio pubblico del Sindaco Cavatorta, nonostante abbia tenuto per se stesso la delega, dimostrando di non saper governare sia politicamente che amministrativamente la materia e palesando anche scarsa trasparenza nell’informare con molto ritardo il Consiglio Comunale.

Patetico è stato il tentativo di scaricabarile sulle amministrazioni precedenti ben sapendo che l’oggetto del contendere erano tutte scelte fatte dalle amministrazioni leghiste che governano questo comune dal 2015.

La difficoltà e l’insoddisfazione su tale gestione del Sindaco si sono percepite anche all’interno della stessa maggioranza e si sono riflessi con astensioni e uscite dall’aula al momento del voto da parte di alcuni consiglieri di maggioranza, segno che l’insoddisfazione generale percepita nella cittadinanza verso questa amministrazione sta iniziando a creare tensioni all’interno delle forze politiche che hanno sostenuto Cavatorta fino ad oggi“.

Ma a far arrabbiare il primo cittadino soprattutto l’intervento di Silvio Perteghella. Questa la risposta di Nicola Cavatorta alle parole dell’ex consigliere comnale ed ora portavoce della sua lista, Viadana Democratica.

Come al solito Perteghella dimostra o di non conoscere la materia o di conoscerla cercando, tramite falsità, di mettere in cattiva luce l’Amministrazione Comunale che rappresento – controbatte Cavatorta -. Riguardo all’articolo si rilevano inesattezze relative alla materia che riguarda i debiti fuori bilancio. Va prima di tutto precisato che dalla delibera non si evince alcuna diffida nei confronti del Comune da parte della Corte dei Conti ma solo raccomandazioni e la sentenza stessa non irroga alcuna sanzione. La Corte dispone che la deliberazione emessa dal Giudice della Corte dei Conti venga trasmessa alla Procura della Corte dei Conti ma è un atto d’ufficio che di prassi viene trasmesso e la Procura accerta se ci sono dei reati quali ad esempio peculato o malversazione ma che già all’interno della delibera del Giudice non se ne fa menzione. La Corte rileva carenze gestionali relative a situazione antecedenti al 2020 ed invita l’Ente ad osservare scrupolosamente le regole sul procedimento della spesa con particolare riferimento all’assunzione degli impegni di spesa. Rispedisco alle opposizione le accuse secondo cui il Comune usa il debito fuori bilancio come strumento programmatorio e con una certa facilità, in quanto i debiti fuori bilancio stipulati in questi anni sono frutto di sentenze esecutive in cui il tribunale condanna il Comune a pagare determinate somme. Pertanto l’istituto del riconoscimento del debito fuori bilancio è lo strumento previsto dal TUEL per riconoscere la somma predetta e adempiere così alla sentenza”.

Ieri poi, in serata, la controbattuta sempre di Silvio Perteghella. “Il Sindaco Cavatorta non trova giustificazioni esaustive per aver subito una pesante ammonizione da parte della Corte dei Conti ( attraverso una Deliberazione dello scorso Dicembre) ha pensato di poterla tenere nascosta (evitandone la pubblicazione e la comunicazione ai Consiglieri Comunali per ben due mesi). Infastidito e contrariato per essere stato “smascherato” cerca attacchi personali per colui che ha reso pubblico il documento .

La Corte dei Conti non è un organo alle dipendenze di Silvio Perteghella e il Sindaco avrebbe fatto meglio a scusarsi dinanzi alla cittadinanza per essere stato accusato di carenze gestionali, insieme all’amministrazione comunale che lo ha preceduto; quella del suo attuale Vice Sindaco. La Corte analizzava i rendiconti degli anni intercorrenti tra il 2018 e il 2021. La maturità personale, l’umiltà e la capacità di scusarsi dinanzi al Consiglio Comunale e a tutta la cittadinanza non sembrano essere qualità che contraddistinguono Nicola Cavatorta.

Entrando nel merito del documento della Corte il Sindaco prova a definire come “atto dovuto” il riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Ci mancherebbe anche che non venissero riconosciuti. Ciò che Cavatorta probabilmente ignora è che il numero dei debiti fuori bilancio che una amministrazione si vede costretta ad approvare, costituisce uno strumento di misurazione inequivocabile della buona o cattiva gestione finanziaria di un ente pubblico.

Cavatorta non sembra del tutto trasparente come titolare della delega al bilancio, visto che ha approvato con ben undici mesi di ritardo un debito, in seguito alla sentenza che ha visto soccombente il Comune di Viadana nei confronti di Banca Farma factoring.

Inoltre da qualche anno pur avendo accantonato delle risorse, il Comune non ha ancora riconosciuto il debito fuori bilancio nei confronti di Coevit srl.

Un ulteriore debito dovrà essere riconosciuto anche per aver risolto il contratto con la società che aveva in concessione il Cinema senza il doveroso indennizzo; rifiutando la mediazione che era stata proposta presso il tribunale di Mantova.

Ma perché si arriva a dover riconoscere dei debiti fuori bilancio?

Perché le amministrazioni Cavallari – Cavatorta attraverso funzionari che hanno nominato o rinnovato hanno giudicato come normale prassi amministrativa la possibilità di acquisire beni e servizi in violazione degli obblighi di cui ai commi 1,2,3 dell’articolo 191 del Tuel. Hanno provocato un ingiusto arricchimento del Comune a danno di società private. Sono stati risolti contratti di concessione senza riconoscere ai privati le somme corrispondenti al valore delle opere realizzate e non godute dai privati stessi.

Hanno procrastinato (e continuano) cause civili senza nemmeno accorgersi dei danni che stavano causando, che portarono anche al pignoramento del conto corrente comunale. Le cause in oggetto sono quelle con Italgas, risolte dagli altri comuni del territorio ( anche targati Lega) con accordi bonari, di Piazzale Libertà ( contratto risolto irregolarmente e senza il pagamento delle opere realizzate da un ex Dirigente che ha rinnovato anche Cavatorta) e con Banca Farma-Factoring per il mancato pagamento di forniture energetiche. I consiglieri comunali di qualsiasi colore politico non hanno nessuna responsabilità per questi comportamenti. I consiglieri possono diventare responsabili dell’approvazione di Delibere di riconoscimento di debiti fuori bilancio se queste non individuano le responsabiltà dei danni prodotti. I Consiglieri non sono responsabili per fatture energetiche non pagate da funzionari e per il mancato controllo dei revisori.
Procrastinare o generare appositamente contenziosi con soggetti privati solo per rimandare nel tempo il pagamento di opere o forniture, è una pratica scorretta che genera danni al Comune di Viadana, in termini di spese giudiziali e interessi legali. Chiedere ai Consiglieri di maggioranza di approvare i debiti fuori bilancio derivati da questi contenziosi, senza una relazione che determini le cause e le potenziali responsabilità è un atto scorretto nei confronti della sua maggioranza e nei confronti dei cittadini che le affidano con fiducia il pagamento dei tributi. La Corte dei Conti ancora non conosce il seguito avendo analizzato i rendiconti sino all’anno 2020. Provvederemo ad informarla con puntualità.

In aula i consiglieri comunali di minoranza agiscono in totale autonomia decisionale.

Nel frattempo se lo scrivente ha riferito “falsità” Cavatorta potrà agire in sede civile nei miei confronti. Non usi però risorse comunali, tra qualche anno perdendo la causa potrebbe essere costretto a riconoscere un ulteriore debito fuori bilancio!“.

redazione@oglioponews.it

 

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