Cavatorta sulla vicenda Corte
dei Conti: "Perteghella mistifica"
La questione, caldissima, della nota della Corte dei Conti al comune di Viadana trova la pronta risposta da parte del sindaco Nicola Cavatorta dopo la polemica aperta da Silvio Perteghella, portavoce di Viadana Democratica.
“Come al solito Perteghella dimostra o di non conoscere la materia o di conoscerla cercando, tramite falsità, di mettere in cattiva luce l’Amministrazione Comunale che rappresento – controbatte Cavatorta -. Riguardo all’articolo si rilevano inesattezze relative alla materia che riguarda i debiti fuori bilancio. Va prima di tutto precisato che dalla delibera non si evince alcuna diffida nei confronti del Comune da parte della Corte dei Conti ma solo raccomandazioni e la sentenza stessa non irroga alcuna sanzione. La Corte dispone che la deliberazione emessa dal Giudice della Corte dei Conti venga trasmessa alla Procura della Corte dei Conti ma è un atto d’ufficio che di prassi viene trasmesso e la Procura accerta se ci sono dei reati quali ad esempio peculato o malversazione ma che già all’interno della delibera del Giudice non se ne fa menzione”.
“La Corte – prosegue Cavatorta – rileva carenze gestionali relative a situazione antecedenti al 2020 ed invita l’Ente ad osservare scrupolosamente le regole sul procedimento della spesa con particolare riferimento all’assunzione degli impegni di spesa. Rispedisco alle opposizione le accuse secondo cui il Comune usa il debito fuori bilancio come strumento programmatorio e con una certa facilità, in quanto i debiti fuori bilancio stipulati in questi anni sono frutto di sentenze esecutive in cui il tribunale condanna il Comune a pagare determinate somme. Pertanto l’istituto del riconoscimento del debito fuori bilancio è lo strumento previsto dal TUEL per riconoscere la somma predetta e adempiere così alla sentenza”.
“Per quanto riguarda la pubblicazione sul sito – precisa il sindaco – la normativa non stabilisce un termine e pur riconoscendo che l’Ente non lo ha fatto tempestivamente, ha provveduto comunque in questi giorni. Si rileva che la suddetta sentenza era però pubblicata sul sito della Corte dei Conti e consultabile da tutti”.
“Ma se vogliamo entrare nel dettaglio della suddetta relazione, mi chiedo per quale motivo Perteghella, nel lanciare accuse all’attuale Amministrazione Comunale, che tra l’altro ha risolto il lodo nei primi tre mesi dal suo insediamento, tra ottobre 2020 e gennaio 2021, omette la parte in cui la Corte dei Conti dichiara che: “…La vertenza di Italgas Reti Spa contro il comune di Viadana nacque nel 2012 …” Forse perchè allora lui era Consigliere Comunale di maggioranza insieme al collega di Viadana Democratica Daniele Mozzi? La Corte dei Conti ha si rilevato che le somme accantonate per far fronte alla sentenza Italgas erano insfufficienti, ma va dato atto che tali somme hanno iniziato ad essere accantonate dalla scorsa Amministrazione Comunale, la quale nel triennio 2016-2019 ha stanziato oltre 1.600.000 Euro”.
“Per quale motivo nelle sue accuse invece Perteghella, col suo collega Mozzi – attacca Cavatorta – non ammette che quando erano consiglieri di maggioranza, all’epoca dell’inizio della vertenza nel 2012 e per il biennio successivo, l’Amministrazione da loro sostenuta, pare non abbia accantonato niente pur essendo l’artefice del contenzioso? Se avessero provveduto come ha fatto chi è venuto dopo di loro, probabilmente non ci sarebbe stata la necessità di aprire un mutuo per risolvere il lodo quando mi sono insediato nell’ottobre 2020 e forse non si sarebbe arrivati nemmeno al pignoramento dei conti correnti comunali. Non accetto insegnamenti da Perteghella e mi meraviglio che a Viadana ci sia ancora qualcuno che gli dia retta”.
“Giovedì sera, dopo che il consiglio ha capito la necessità di approvare il debito fuori bilancio, i consiglieri di minoranza non hanno avuto né la coerenza né il coraggio di votare contro ma hanno abbandonato goffamente l’aula cercando di far mancare il numero legale. Cosa che non si è verificata per il senso di responsabilità dei consiglieri di maggioranza e al povero Perteghella tra il pubblico, disorientato, non è restato che appellarsi vanamente a surreali interpretazioni del regolamento, sulla validità della votazione”.
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