Cultura

Bozzolo, sacerdote, podestà,
maresciallo e l'angelo in bronzo

Il parroco don Primo Mazzolari, il Podestà Giovanni Rosa e il maresciallo dei Carabinieri Antonio Sartori, un trinomio che ricorre spesso nella storia di Bozzolo. Sopratutto per quanto riguarda l’impegno di ciascuno, in combutta l’uno con l’altro affinché fosse risparmiato un infausto destino a una parte di popolazione ebrea che aveva cercato rifugio e nascondiglio in quel di Bozzolo, ottenendolo e avendo così salva la vita.

Una cronaca che ha avuto meritevole e diffusa notorietà sia a livello locale che nazionale. Ciò che non si sapeva era che il terzetto aveva anche salvato il monumento ai Caduti collocato in piazza Europa evitando la spogliazione delle parti in bronzo come richiesto dalle autorità superiori e come era stato fatto nei confronti di tutti gli altri monumenti della provincia di Mantova e Cremona a cominciare dalla confinante San Martino dall’Argine…

Togliere le statue e i fregi in bronzo aveva come scopo la fusione per ragioni belliche trasformando il materiale in armamenti e cannoni da guerra… Da documenti ritrovati e segnalati dal Sindaco Giuseppe Torchio l’ impegno del sacerdote, del Podestà e del comandante la stazione dei Carabinieri pare si fosse esteso anche alla locale chiesa di San Francesco salvandone le coperture in rame.

Ros Pis

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