Cronaca

Duomo "malato": accorato
appello di don Claudio a donare

Un primo bilancio era atteso per l’8 dicembre, ma alla fine si è deciso di aspettare. Poi ancora settimane di silenzio e adesso una lettera che mira a scuotere le coscienze. Perché il Duomo di Santo Stefano non è soltanto un edificio, una chiesa, la principale di Casalmaggiore. Ma è altresì un simbolo, un patrimonio al quale tutta la comunità dovrebbe tenere e del quale dovrebbe prendersi cura. A parlare alla comunità, ai parrocchiani, è il parroco don Claudio Rubagotti. Una notizia splendida e una inquietante, sottolinea don Rubagotti.

La notizia splendida è che la Diocesi di Cremona ha privilegiato il Duomo di Casalmaggiore destinandovi risorse messe a disposizione dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) attinte dall’8 per mille coprendo, così, il 70% del costo riguardante la messa in sicurezza del Duomo. La notizia inquietante è che al restante 30% ci deve pensare la comunità parrocchiale.

Di quanto parliamo? Circa 300mila euro solo per due dei tre interventi previsti, che andranno ora raccolti – in parte qualcosa è stato fatto, ma non basta – tra i fedeli. I lavori necessari, detto in modo riassuntivo, sono scanditi in tre tempi e riguardano la lanterna della cupola; il tamburo della cupola e parte del manto di copertura del Duomo; il sottotetto, in condizioni davvero pietose, e il restante manto di copertura.

Da inizio cantiere sono stati raccolti 42.000 euro, frutto della generosità e dei sacrifici di tanti parrocchiani, ma le raccolte mensili non bastano ad affrontare i successivi costi per cui il terzo intervento al momento non è proponibile, in quanto già i primi due interventi esaurirebbero il bilancio parrocchiale anche accedendo ad un prestito.

“La questione è seria – conclude don Rubagotti nella lettera sottolineando come il treno vada preso adesso – perché la Diocesi di Cremona ha privilegiato il Duomo di Casalmaggiore verso il quale indirizzare i fondi CEI attinti dall’8 x 1000. Difficilmente, in futuro, la parrocchia rientrerebbe in questo finanziamento! Pertanto, cari parrocchiani e cittadini di Casalmaggiore, sono a chiedervi di contagiare Conoscenti e Imprese in questa raccolta di fondi al fine di non perdere il treno: potrebbe, questa, essere una bella occasione per creare comunità e il cantiere del Duomo diventerebbe l’immagine della Parrocchia di Santo Stefano”.

A livello tecnico va ricordato come è possibile donare. La Parrocchia di Santo Stefano essendo un Ente Ecclesiastico civilmente riconosciuto con personalità giuridica può essere destinataria di erogazioni liberali sia da parte di soggetti privati che da parte di Enti non Commerciali, Fondazioni che da parte di imprese. L’erogazione liberale, al fine di produrre un beneficio fiscale all’erogante, deve essere fatta con bonifico bancario e con specifica causale che deve essere fornita dalla Parrocchia medesima destinataria della erogazione liberale.

L’erogazione liberale attribuisce al privato una detrazione dall’imposta dovuta allo Stato per un importo pari al 19% dell’importo erogato; per le imprese l’intero importo erogato va in riduzione del reddito tassabile relativo all’anno in cui viene effettuata l‘erogazione. Quando il bonifico è finalizzato alle opere di messa in sicurezza del Duomo, la causale del bonifico deve essere la seguente:

“erogazione liberale per restauro e miglioramento sismico locale cupola e relativa lanterna – Chiesa Abbaziale di santo Stefano protomartire – Casalmaggiore”
Codice IBAN: IT96K0306909606100000127955

E’ importante che il bonifico sia eseguito sul conto corrente intestato o cointestato dell’Offerente, specificando la causale di cui sopra. Una volta fatto il bonifico, una copia del medesimo va consegnata alla Parrocchia di Santo Stefano o allo Studio Cavedaschi e Poli, con copia della Carta d’Identità di chi è intestato il conto corrente da cui è partita l’erogazione. L’iter prevede che la Parrocchia, una volta ricevuta la documentazione del bonifico, provveda ad inviarla in Curia, questa ai Beni Culturali che li invierà al Ministero che, a sua volta, provvederà verso i donatori.

redazione@oglioponews.it

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