Cronaca

Ponte San Daniele, due
consorzi riammessi dal Tar

Uscite dalla porte, due aziende rientrano dalla finestra: questo ha deciso il Tar dell’Emilia Romagna in merito all’esclusione di due consorzio dalla corsa al bando dei lavori di riqualificazione del ponte Verdi di San Daniele-Roccabianca, che collega Cremona e Parma superando il fiume Po. I lavori hanno un importo di 15 milioni di euro, messi a disposizione del Ministero delle Infrastrutture, per lavori che partiranno a settembre 2024 e dureranno fino a febbraio 2026.

Il Tar ha spiegato che il prossimo 10 aprile verranno esposte le motivazioni per cui i ricorsi sono stati ammessi e dunque i due consorzi possono rientrare in corsa, portando così a cinque, su nove iniziali, quelli che possono essere scelti dalla Provincia di Parma, che con l’apposita commissione assegnerà i lavori.

Ora il vero tema riguarda le tempistiche: la Provincia, infatti, entro un paio di settimane dovrebbe decretare l’assegnazione provvisoria dei lavori, dunque dirimere la questione entro fine febbraio; poi però la tappa del 10 aprile chiarirà meglio la posizione dei due consorzi ricorrenti che, al momento, sono ammessi ma con riserva. E proprio la data del 10 aprile potrebbe eventualmente influire sulla graduatoria provvisoria. Va ricordato che eventuali ricorsi al Tar (ma a questo punto resta escluso un solo consorzio) si possono presentare entro il 20 febbraio, dunque la gara resta ancora aperta e incerta.

Passare da fine febbraio al 10 aprile significa dovere comunque attendere, nel migliore dei casi, un mese in più: non il massimo per i tempi dell’edilizia che, stante anche la burocrazia, sono sempre abbastanza stretti. La speranza è che l’orizzonte di settembre 2024, quando i lavori dovranno iniziare, non venga spostato in avanti, per poter poi procedere nel rispetto del cronoprogramma lavori stilato.

G.G.

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