Chiesa

Cividale, addio a don Virginio in
un gelido e malinconico tramonto

Solenni funerali questo pomeriggio per salutare per l’ultima volta don Virginio Morselli, deceduto l’altro giorno all’età di 84 anni. La sua Cividale, paese d’origine che accoglie tanti conoscenti e i parenti più stretti, gli ha tributato veramente un saluto grandioso con gente disposta a parcheggiare le auto anche a due chilometri di distanza pur di entrare in chiesa dove alle 15 in punto il Vescovo emerito Mons Dante Lafranconi ha dato inizio al rito attorniato da tutti i sacerdoti della zona.

Analogo lungo tragitto alla fine per accompagnare il feretro a piedi sino al cimitero per la sepoltura nella cappella di famiglia. La parte laica era rappresentata dalla vicesindaca di Rivarolo Mariella Gorla e dal sindaco di Viadana Nicola Cavatorta dove don Virginio ha esercitato nel suo lungo itinere.

Presente anche il parroco viadanese don Antonio Censori. Viadana ha rappresentato per don Virginio una tappa importante nel compimento del percorso pastorale sino al punto che un frate camilliano don Attilio Martelli (Diocesi di Imola) ha sentito il bisogno a metà funzione di parlare al microfono per ricordare che proprio don Virginio, assieme al Vescovo ovviamente, aveva presieduto alla nomi nomina sacerdotale sua e di don Maurizio Lucini .

Mons Lafranconi (che sostituiva il Vescovo Antonio Napolioni impegnato a Roma) durante l’omelia ha citato alcuni passaggi del testamento spirituale di don Virginio rivelando come il contenuto fosse pieno di ringraziamenti dall’inizio alla fine per esprimere gratitudine prima di tutto ai genitori, poi a Dio che gli aveva concesso la grazia della vocazione e via via a tutte le persone incontrate durante la vita terrena.

Il Vescovo rivolgendosi ai fedeli presenti nella chiesa gremita, ha poi insistito con il suggerimento di non dimenticare mai di vivere il nostro presente come se fosse il prologo dell’altra vita eterna che ci attendeva.

L’esistenza non si esaurisce in tutto il suo tempo, in tutto il suo significato qui sulla terra rappresentando al contrario l’anticamera di una nuova esistenza più completa e appagante giungendo al cospetto del Signore” ha sottolineato Mons Lafranconi. Tutto lo svolgimento della celebrazione è stato accompagnato da brani di Mozart, Fassina, Perusi eseguiti dal coro dell’Estudiantina diretto dal M° Donato Morselli con al flauto il figlio Michele e all’organo il maestro Ugo Boni. Un lungo corteo alla fine ha accompagnato per le vie del paese il carro funebre sino al cimitero per la sepoltura mentre il pomeriggio volgeva verso un gelido e malinconico tramonto.

Ros Pis

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