Cultura

Giornata del Sacrificio: alpini e
studenti ricordano Nikolajewka

“Persa la Cuneense, persa la Vicenza, persa buona parte della Julia, ma noi, noi ce l’abbiamo fatta. Un giorno di gloria che ha dato valore ad una intera vita. Questo fu il 26 gennaio 1943. Questa fu la battaglia di Nikolajewka”.

Sono parole di Mario Rigoni Stern tratte da “Il sergente nella neve” che rendono l’idea di cosa rappresentò quella battaglia: il simbolo dell’estremo sacrificio, di ragazzi – alpini – che riuscirono a rompere l’accerchiamento russo guadagnandosi una via verso la salvezza. Da due anni a questa parte è stata riconosciuta dal Governo la Giornata della Memoria e del Sacrificio Alpino, ricordata anche a Casalmaggiore alla Casa del Mutilato venerdì mattina, dentro la nebbia fitta e il freddo pungente per quanto mai letale come quello che caratterizzò la ritirata di Russia.

Unendo, come ha spiegato il consiglio provinciale dell’Associazione Nazionale Alpini di Cremona-Mantova Piero Di Ciero, anche la Giornata della Memoria per la Shoah del 27 gennaio. Tre classi del Romani hanno preso parte alla celebrazione, così come il sindaco Filippo Bongiovanni e per ANPI Giancarlo Roseghini, che ha spiegato quella particolare vicenda storica e tutti i significati scaturiti da essa. A guidare la sezione ANA Casalmaggiore il capogruppo Vincenzo De Salvo, mentre non mancava l’Associazione Bersaglieri.

Giovanni Gardani (video Alessandro Osti)

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