Politica

CNC va alla carica: "AFM, meno
estetica, più servizi ai cittadini"

Nessuno sconto, nessuna promozione. Anzi, critiche e neppure troppo velate per AFM (Azienda Farmaceutica Municipalizzata), incapace di programmare un futuro in cui il primo punto siano i servizi da dare ai cittadini e non il bilancio da chiudere in crescita. Mentre la Sanità si diversifica e il privato prosegue sulla strada dell’assistenza, della diversificazione delle prestazioni offerte la Farmacia prosegue sulla strada degli investimenti (onerosi, anche troppo guardando a Casalbellotto). Si poteva far di più? Si potrebbe fare meglio? Secondo CNC (Casalmaggiore la Nostra Casa, Fabrizio Vappina, Valentina Mozzi, Pierluigi Pasotto e Mario Daina) assoltamente sì.

Torna alla carica parte dell’opposizione… “Anno nuovo – spiega il gruppo – ed è ora di tirare le somme, dopo quasi un anno esatto dal Consiglio Comunale convocato da CNC in merito alla nuova sede di Casalbellotto e dopo una interrogazione in consiglio in riferimento ad una causa di lavoro verso un dipendente, molti sono i dubbi non risolti e le perplessità in merito alle gestione del Presidente Marco Ponticelli e del Sindaco Filippo Bongiovanni per diretta conseguenza“.

CONTENZIOSI LEGALI – “Premesso che l’interrogazione in cui si chiedeva conto delle spese legali sostenute da AFM nel merito della causa, è stata discussa a porte chiuse nel consiglio di novembre 2023, si abbiamo avuto risposte generiche dal Sindaco Bongiovanni, sostenendo di non conoscere il merito della causa ed che, essendo stata chiusa con un accordo, non vi era una sentenza. Pur nell’ evanescenza dei contenuti, possiamo dire con certezza che, durante la gestione del presidente Ponticelli, la conflittualità con i dipendenti ha comportato notevoli costi. Costi sostenuti però sempre dall’azienda e non personalmente dal Presidente. Pare che oltre all’ultima vicenda (18.000,00 € circa) vi sia stata un’altra causa di lavoro contro un dipendente, causa che ha determinato l’esborso di circa 10mila euro da parte di AFM“.

Di questa conflittualità, e di altre questioni in merito alla gestione del personale, il Sindaco era stato messo a conoscenza dai consiglieri d’opposizione con grande chiarezza quasi due anni fa. Sono poi state da noi esplicitate a tutto il consiglio nella discussione a porte chiuse.

Non riteniamo giusto che la gestione del personale, in particolare modo il personale femminile, sia argomento da gestire con risposte vaghe da parte del primo cittadino, con secretazioni non meglio spiegate da consigli di amministrazione di nomina comunale, perché è anche nostra responsabilità che la gestione del personale altamente qualificato e competente di AFM sia serena e non venga messa in discussione la dignità dei lavoratori.

Vi è poi un aspetto molto concreto: le problematiche di gestione delle risorse umane determinate dalla conflittualità con un Presidente di nomina politica non debbono necessariamente essere pagate con i soldi della farmacia e quindi dei cittadini di Casalmaggiore. Siccome nell’ultimo caso il pagamento delle spese è stato posto a carico della Farmacia, pare ovvio che in torto non fosse la dipendente. Principio banale: se so di avere ragione, non pago nulla. Ebbene quando la conflittualità con i dipendenti è risolta con transazioni pagate dalla proprietà della farmacia, cioè dalla comunità, riteniamo di avere diritto di conoscerne appieno i contenuti. Noi non ci fermeremo di fronte a questa superficialità finchè non avremo fatto chiarezza, nell’interesse dei cittadini“.

AFM CASALBELLOTTO – In merito alla nuova sede di Casalbellotto, dopo 4 ore di consiglio comunale avvenuto un anno fa rimangono insoluti diversi punti:

Lo stabile non è di proprietà di AFM ma privato, è vincolata ad un affitto di 30 mila euro annui per 6 anni (180.000 euro) con clausule di recessione anticipata del contratto stesso molto vincolanti per AFM.

L’affitto secondo il CDA è in linea con i dati OMI (quotazioni immobiliari) mentre secondo noi è assolutamente sproporzionato e fuori mercato, così come il prezzo di eventuale acquisto che potrà avvenire tra 6 anni ad prezzo fissato di 750mila euro, prezzo che il Sindaco in Consiglio aveva sottolineato essere un tetto massimo possibile ma che, guarda caso, è stato proprio raggiunto. Secondo il Presidente Ponticelli non avere più una sede operativa di proprietà ma in affitto permetterà ad AFM di non avere indebitamento (per acquisto o ristrutturazione) e di ammortizzare i costi di arredi e macchinari mentre secondo noi è una perdita di valore aziendale.

Morale, prezzo dell’operazione 930.000 euro in sei anni per avere un nuovo immobile di proprietà.

Non si conosce ad oggi il destino della vecchia sede, quali intenzioni ci siano nei confronti dello stabile (ristrutturazione, trasformazione, vendita) e queste informazioni non sono state condivise in consiglio perché, secondo Ponticelli, rischiavano di turbare il mercato. Serve commentare? Noi però insistiamo per sapere pertanto abbiamo la necessità di avere rassicurazioni per evitare una eventuale svendita, visto che chiusa da sei mesi. Abbiamo chiesto di essere informati attraverso le Commissioni di eventuali decisioni e valutazioni ma continuiamo ad avere le notizie solo a mezzo stampa.

Noi pensiamo che i costi dell’operazione superino i benefici.

L’attuale farmacia è limitrofa a quella di proprietà. Se si dovevano ampliare gli spazi si poteva ristrutturare il piano superiore (senza interrompere l’attività) visto che l’attuale stabile ha una superficie addirittura inferiore, ovvero 147 mq con attorno circa 650 mq di giardino sul quale, ci pare, non si possano vendere né farmaci né servizi e dove non sono stati pensati nemmeno i parcheggi. Noi abbiamo fatto proposte alternative che non sono state considerate e non risulta una perizia per stimare eventuali costi di ristrutturazione, con il rischio di svendere il vecchio stabile a qualche benefattore per avere dei vantaggi in bilancio e di fatto perdere la proprietà, così tra 6 anni bisognerà rinnovare l’affitto a vita o comprare l’immobile ad una cifra fuori mercato, oppure chiudere la farmacia e far perdere la sede al paese“.

BILANCIO E RICAVI – “Ultimo punto è relativo alle vantate doti manageriali in merito all’impennata di ricavi del 2021 nel bilancio AFM e forgiate dal premio Industria Felix di Luiss (al quale, se non erriamo, ci si deve iscrivere volontariamente). Ci fa sicuramente piacere che AFM abbia un buon bilancio. Eviteremmo di magnificare tali risultati in un periodo (pandemia e post pandemia) nel quale le farmacie hanno tutte impennato i fatturati, basti fare il confronto con la vicina Comunale di Viadana che con due sedi è riuscita ad aumentare i ricavi in modo considerevole.

Noi non concordiamo, inoltre, con una gestione orientata più al commerciale che ai servizi, dove vengono proposte cure estetiche e cosmetici. Al contrario riteniamo che la farmacia dovrebbe essere il baricentro di tutta una serie di servizi territoriali di prossimità al cittadino, opportunità che, a quanto pare, sta per essere colta da privati con una evidente lungimiranza sia manageriale che gestionale“.

Il Gruppo consiliare “Casalmaggiore la nostra Casa “

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