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Giornata della Memoria, la scuola
di Bozzolo sempre presente

Lo scorso sabato 27 gennaio, Giorno della Memoria, gli studenti della scuola sec. di I grado Scipione Gonzaga dell’Istituto Comprensivo di Bozzolo, hanno dedicato uno spazio di tempo per riflettere, a partire dall’orrore della Shoah, sulla necessità di essere sempre più persone impegnate e collaborative nell’innaffiare quotidianamente i valori propri dello Stato democratico.

Gli studenti della classe III A hanno realizzato una lettura scenica con testi dei poeti russi Esenin, Achmatova e Berberova, del poeta palestinese Darwish, del poeta friulano Cappello e stralci di racconti di Bruck e Segre, sopravvissute allo sterminio. Molto significativa è stata la scelta di accostare alcuni passi tratti dal Manifesto della Razza e dalle Leggi di Norimberga ai Principi fondamentali del testo costituzionale, e ad alcuni articoli tratti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, in un contrappunto che mirava, accostando le voci del dolore subìto a quelle del dolore volontariamente inflitto, nel segno della parola e del suo potere di condannare ma anche di salvare, attraverso la testimonianza e il racconto.

La lettura scenica, accompagnata dal brano Louange à l’éternité de Jésus di Olivier Messiaen, per violoncello e pianoforte, brano composto nel campo di concentramento di Görlitz nel 1941, è stata introdotta dall’intervento di Nasr Allah Sohaib, della classe III A, il quale, rivolgendosi alla platea dei compagni di scuola, ha sottolineato, con estrema lucidità e forza, la necessità di non fare di questa giornata una vuota celebrazione, bensì di impegnarsi a rifiutare qualunque idea che possa dividere il mondo in “noi” e “gli altri”, a partire dal vissuto quotidiano, perché non esistono culture, gruppi etnici o religioni superiori alle altre.

Sohaib, concludendo il suo intervento, condotto a braccio, ha invitato tutti a compiere lo sforzo quotidiano di non cadere nell’indifferenza. Al termine della lettura scenica, la dirigente scolastica, Elena Rizzardelli, ha rivolto agli studenti e ai docenti presenti un messaggio di toccante intensità in cui, riprendendo l’incipit di “Per chi suona la campana?” invitava, ancora una volta, a saper guardare alle tante sofferenze che abitano il nostro presente. A far da sfondo, un’installazione realizzata da alcuni studenti delle classi III.

redazione@oglioponews.it

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