A Cremona la medaglia d'onore
anche per il cannetese Gansi
Dopo la visita di Soncino È giunta a cremona invitata dal Rotary, Noemi di SegniPresidente dell’Unione Comunità Ebraiche. Nel salone del consiglio si è voluto ricordare la giornata della memoria grazie anche alla voce del violino della Shoah suonato dalla violinista Alessandra Sonia Romano, musicista di fama internazionale.
Sono state inoltre consegnate Due Medaglie d’Onore dal Prefetto Corrado Conforto Galli ai famigliari di altrettante persone deportate in Germania all’indomani dell’ 8 settembre 1943.
Si tratta di Mario Gansi, classe 1922, originario di Canneto sull’Oglio, allora aviere di leva, venne trasferito nell’ottobre 1941 dal Distretto di Mantova al 291° Rgt. Fanteria “Zara” che operava in Dalmazia con compiti di controllo della fascia di copertura costiera e della zona interna a protezione delle vie di comunicazione. Arrestato il giorno successivo all’armistizio, fu deportato in Germania. Dopo un viaggio in treno di due settimane in condizioni disumane, all’arrivo fu assegnato ai lavori forzati di rimozione delle macerie dei bombardamenti in un campo di lavoro nei pressi di Wuppertal con il numero di matricola 159.
Dopo la liberazione ad opera degli americani, venne rimpatriato e fece ritorno alla sua famiglia nel settembre 1945. Ha ritirato la medaglia d’onore alla memoria del nonno, il nipote Alessandro.
La seconda medaglia d’onore va alla memoria di Giovanni Battista Nigroni, classe 1924 di Ripalta Nuova. Viene chiamato alle armi a soli 19 anni e arruolato nel 132° Reggimento Artiglieria Semoventi a Rovereto (TN), dove è arrestato il 9 settembre 1943.
Deportato in Germania, viene internato in diversi campi di lavoro: prima a Neubranderburg, poi in una fattoria privata a Butzow, ancora a Warnemunde in una fabbrica di idrovolanti e in diversi altri lager lungo il confine di guerra con gli americani. Trasferito nel marzo 1945 nell’isola di Minden, poco distante dal fronte russo, riesce a fuggire verso Berlino dove viene accolto in un centro di smistamento in attesa del rimpatrio che avverrà nel settembre dello stesso anno. Ha ritirato la medaglia d’onore alla memoria del nonno, la nipote Elisa.
Silvia Galli