A 27 anni si è spento Robert
Bioh, comunità ghanese in lutto
E' stata tutta una comunità che ieri sera, quando la notizia si è diffusa, a salutarlo. E sarà l'intera comunità a dargli l'ultimo abraccio. Avrebbe dovuto - e per solo pochi mesi, o forse anni essere parte di questo cammino sulla terra. Lo è stato per 27 anni, sorriso fortissimo, il suo e di tutti coloro che gli hanno voluto bene
Una malattia rara, diagnosticata in tenera età. Pochi mesi, o forse anni di strada davanti per Robert Bioh, di origini ghanesi ma residente a Casalmaggiore, nel grattacielo di via Bixio. 27 anni vissuti senza mai essere lasciato solo, perché, oltre ai familiari, il cuore della sua comunità e gli amici, la prossimità dei servizi socio sanitari lo ha sempre asssistito. Aveva bisogno di tutto Robert, assistenza continua.
Era stato in tanti ospedali, sempre la solita diagnosi, e sempre la stessa impossibilità di trovare una strada che lo potesse guarire. A seguirlo con costanza la Neuropsichiatria infantile e la dottoressa Gerelli, la dottoressa Gardinazzi e più in generale tutte le persone che se la erano presi a cuore. Robert si è spento ieri, dopo che negli ultimi anni le sue condizioni si erano ulteriormente aggravate.
Il papà è tornato questa mattina dal Ghana, un fratello e una sorella vivono a Londra e torneranno per le esequie – curate dall’impresa funebre Mantovani – che saranno fissate con ogni probabilità nella giornata di oggi. Di rito evangelico, sarà come sempre in questo caso, un saluto gentile e una maniera, per la comunità ghanese (e per quella casalasca) di stringersi ancora una volta alla famiglia e stare insieme.
Così lo saluta Francesca Isidori, ex maestra, che non ha smesso mai di seguirlo e di aiutare Robert e la sua famiglia, in un legame fortissimo: “Ciao Roby abbiamo fatto un sacco di strada insieme a te, Moses e Confort. Ti abbiamo portato ovunque per capire che malattia avessi. Ci avevano detto che saresti vissuto 4 anni ne hai compiuto 27. Non si può dimenticare il tuo sorriso e i tuoi occhi neri. Non potevi correre ma correvi guardando gli altri. Il tuo affetto per chi ti era vicino e ti voleva bene erano i tuoi suoni e gridolini che lo facevano capire. Raggiungi il paradiso della comunità ghanese. Vola alto tanto quanto non hai potuto farlo sulla terra. Un abbraccio a mamma, papà, Luigi e Bridget Agyeiwaa. FAI BUON VIAGGIO. Mi rimarrai sempre nel cuore. Condoglianze alla comunità Ghanese“.
E’ stata tutta una comunità che ieri sera, quando la notizia si è diffusa, a salutarlo. E sarà l’intera comunità a dargli l’ultimo abraccio. Avrebbe dovuto – e per solo pochi mesi, o forse anni essere parte di questo cammino sulla terra. Lo è stato per 27 anni, sorriso fortissimo, il suo e di tutti coloro che gli hanno voluto bene.
(SEGUONO AGGIORNAMENTI SULL’ULTIMO SALUTO)
N.C.