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Africa Race, oggi si corre l'ultima
tappa: e (azzardiamo) Bruno c'è!

Partenza dei primi poi una tempesta di sabbia. Lo speciale viene ridotto a 197 km, chi deve ancora partire lo fa dal rifornimento

Abbiamo vissuto momenti d’apprensione, non ve lo nascondiamo, perché di Bruno Gabriel Arcuri, sino alla tarda serata di ieri, non ne abbiamo saputo nulla. In verità nulla ne abbiamo saputo nemmeno dopo (le comunicazioni – già lo aveva spiegato due giorni fa – sarebbero state quasi impossibili sino a questa sera) ma il sospiro di sollievo riusciamo a tirarlo lo stesso.

Non è stata una tappa semplice, la decima, quella che da Amodjar ha portato chi ancora c’è ad Akjojut neppure per noi dalla poltrona di casa. Una tappa tutta in Mauritania. 40 km abbastanza semplici, poi l’inizio del deserto e delle dune, seppur su piste più frequentate delle tappe precedenti, più battute. 487 km (inclusi gli spostamenti) di cui 287 di prova speciale. Partenza dei primi poi una tempesta di sabbia. Lo speciale viene ridotto a 197 km, chi deve ancora partire lo fa dal rifornimento.

Così deve essere andata anche per Bruno. Non è stato tracciato tutta mattina ma a metà del pomeriggio di ieri, e a differenza di una decina di piloti, il suo nome era tra chi ad Akjojut c’era arrivato. Un (mezzo) sospiro di sollievo (per noi che ne capiamo poco) che è divenuto sospiro intero solo nella tardissima serata quando sono state pubblicate le classifiche della decima tappa. BRUNO C’E’!

La lista di partenza di stamattina… Bruno Gabriel Arcuri C’E’!

Ieri pomeriggio, non ve lo neghiamo, regnava un po’ di pessimismo tra chi lo sta seguendo assiduamente al Motoclub Bergamonti di Gussola, società che vede il centauro italo argentino tra i suoi tesserati: “Mai perdere la speranza” poi ha detto qualcuno a Sante Granelli, voce bassissima e cuore un poco scarburato dal non poter saperne nulla di più. Mai perdere la speranza. E la gratitudine.

Poi ieri notte la classifica del sito ufficiale che pubblichiamo nella parte che a noi interessa. Come sia andata sul serio dunque non lo sappiamo: abbiamo azzardato una ipotesi, una luce che non ci ha abbandonato mai, neppure quando non se ne sapeva un gran ché. Potremmo aver preso un abbaglio noi, potremmo non averci azzeccato ma lo stesso ci lanciamo, ciambella ai fianchi, in questo mare (di sabbia e di vento mauritani) lontani.

Bruno c’è. E’ lì, e vale la pena ricordare che per noi ci sarebbe stato comunque visto quanto fatto sino a ieri. Vista la vita su una sella che ci ha lasciato raccontare, visto il sogno che con lui, e grazie a lui, anche noi abbiamo vissuto e stiamo vivendo. Visto che anche noi – e come Bruno – qualche volta ci aggrappiamo ai sogni e ai giorni, accelerando quando è possibile e restando attaccati ai nostri pensieri quando non lo è. Sorridendo se si può.

La conferma della logica che abbiamo utilizzato la avremo solo questa mattina, e ve ne daremo subito comunicazione. Oggi – se tutto va come deve andare – tappa da Akjoujt – Saint Louis, 477 km di cui 248 di speciale cronometrata. La undecima, l’ultimo sforzo. Si passerà dalla Mauritania al Senegal e poi ci si fermerà, a quindici km dal concreto miraggio Dakar, a far festa prima della passerella di 15 km di domenica. Poi sarà solo una bandiera alzata al cielo del Senegal quella ufficiale: quella del motoclub Bergamonti, per mantenere una promessa fatta.

Ma tante altre si muoveranno al vento. Sono quelle di Bruno che si porterà per sempre dentro. Sono le nostre, di chi lo ha seguito. Sono quelle di tanti cuori viaggianti. E non importa come…

Na.Co.

(SEGUIRANNO AGGIORNAMENTI)

 

 

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