Politica

Fomiatti (Listone) alla giunta:
"Città è migliore di 10 anni fa?"

"L’unica cosa però che mi auguro è che, chiunque sarà chiamato dai cittadini a governare Casalmaggiore, possa avere una progettualità e una direzione più chiara e coerente”.

Anche Gabriel Fomiatti, consigliere del Listone, ha analizzato il bilancio del comune di Casalmaggiore e, più in generale, gli ultimi cinque anni di amministrazione. “Abbiamo proposto tante cose. Abbiamo parlato di giovani, di imprenditoria (in particolare quella giovanile), sviluppo economico, attrattività in senso lato, di digitale, di ambiente, urbanistica, sicurezza, cultura, frazioni. Insomma abbiamo toccato i punti principali riguardanti la politica comunale.

Ho sempre cercato di fare un’opposizione la più corretta possibile e non posso negare di aver notato che, alcuni punti e in alcune circostanze, avete preso spunto dalle proposte avanzate. Per citarne una su tutte la riqualificazione dell’Ex macello. Però mi sono però fermato a riflettere. Ora che sono passati 10 anni. Che Casalmaggiore avete lasciato? Qual è stato il vostro disegno per Casalmaggiore? Lascerete una città migliore di come l’avete trovata?”.

Avete basato due campagne elettorali principalmente su 3 temi: La sicurezza come lotta agli accattoni, il degrado e la libertà di iniziativa economica. Mi spiace ricordare e citare l’intervento a Cremona insieme a Salvini, nella quale si diceva di aver liberato Casalmaggiore dalla gentaglia, riferendosi a quei poveri cristi che davanti al supermercato chiedono una moneta. Beh, ci sono ancora. Come ci sono ancora tante altre situazioni che avete trovato al vostro arrivo. Sul degrado, basta uscire dalla porta per rendersi conto della situazione. La libertà all’iniziativa privata c’è stata, si. C’è stata per nuove costruzioni, per l’operazione Aldi. Ma un vero programma di sviluppo economico non c’è stato e non si vede neanche questa volta. Iniziativa positiva è stato il sostegno recente all’Associazione Botteghe di Casalmaggiore. Speriamo che questo sostegno non vada via via a disperdersi”.

Sull’urbanistica e la viabilità era stato fatto un PUT – ha ricordato Fomiatti -. L’impegno di chi si è fatto in quattro per mesi (anche anni) chiuso in un cassetto. Lo avete fatto, in prima persona il Consigliere Ruberti, approvato in consiglio comunale e poi come giunta non ci avete creduto. Chiarisco, noi siamo contenti che sia rimasto lì. Unico intervento di rilievo la serpentina di Via Cairoli e Via Porzio. Per i giovani, ema che ho maggiormente toccato durante il mio mandato: io ho grande stima nei confronti dell’Assessore Manfredi. Sono convinto anche che abbia tante idee. Ma che siano ferme lì. Ferme per qualche motivo. Sono contento però che il comune sia entrato nelle scuole. Perché se sotto certi aspetti è vero che la politica deve rimanere fuori dalla scuola, è altrettanto vero che l’Istituzione deve essere fortemente presente, per aiutare anche allo sviluppo delle capacità di confronto e di critica”.

Quando presentai la mozione riguardante l’imprenditoria giovanile – ha evidenziato Fomiatti – venne bocciata. Ma qualche consigliere disse che era un tema molto importante, da non sottovalutare. Ma si è fermati lì. Non è stato presentato nessun progetto. Ho parlato del bisogno di farci conoscere, di far conoscere Casalmaggiore. Della necessità di creare nuovi legami con altre realtà nazionali ed extra nazionali. Ho parlato di sfruttare le occasioni che l’Europa mette a disposizione per gli enti locali. Perché la realtà oggettiva è che di occasioni l’Europa ne dà tante per lo sviluppo territoriale“.

Infine una proposta. “Esiste il Comitato Europeo delle Regioni, il quale è composto da presidenti di regione, sindaci, assessori, consiglieri comunali di tutta Europa. Ne avete fatto parte? Mi rivolgo in particolare al Sindaco. Il Sindaco ha partecipato a questo comitato dell’Unione Europea? A questo mi riferisco quando parlo di guardare al di fuori della vita ordinaria dell’amministrare il comune solo con i numeri, regolamenti e prese d’atto. L’unica cosa però che mi auguro è che, chiunque sarà chiamato dai cittadini a governare Casalmaggiore, possa avere una progettualità e una direzione più chiara e coerente”.

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