Scuole mantovane senza preside
titolare: c’è anche Viadana
“L’associazione è preoccupata per il prossimo anno, - continua Pantiglioni - il rischio che si aggiungano altre scuole in reggenza è concreto. Tra mobilità e probabili pensionamenti ci saranno posti di dirigente che si libereranno e in assenza di una graduatoria si dovrà inevitabilmente ricorrere a nuove reggenze”.
Sono arrivate buone notizie per la provincia di Mantova: è stato infatti lanciato il bando di concorso per dirigenti scolastici, una vera benedizione per una provincia dove ben undici istituti sono retti da presidi ad interim. È il caso, ad esempio, dell’Istituto Comprensivo Vanoni, ma anche dell’Istituto Superiore Ettore Sanfelice di Viadana, diretti entrambi da un preside titolare di un altro istituto.
C’è però un aspetto meno positivo in questa faccenda, ovvero che l’inserimento di nuovi presidi titolari nella rete scolastica mantovana servirebbe entro l’inizio del prossimo anno scolastico, vale a dire settembre 2024, e i tempi di formazione delle graduatorie, prevedendo i soliti ricorsi, sono di circa dodici mesi.
C’è anche da considerare il fatto che finito questo anno scolastico scatteranno pensionamenti e richieste di trasferimento, di conseguenza il rischio è che in settembre crescerà il numero di scuole dirette da un preside reggente. Un timore espresso dalla stessa associazione delle scuole mantovane, l’Aisam, e dalla Flc, il sindacato di categoria della Cgil.
Quando il presidente della associazione delle scuole Aisam, Massimo Pantiglioni, afferma che “una reggenza rappresenta spesso una sovraccarico di lavoro per un preside, soprattutto quando deve guidare istituti complessi”, è facile capire a cosa si riferisce.
“L’associazione è preoccupata per il prossimo anno, – continua Pantiglioni – il rischio che si aggiungano altre scuole in reggenza è concreto. Tra mobilità e probabili pensionamenti ci saranno posti di dirigente che si libereranno e in assenza di una graduatoria si dovrà inevitabilmente ricorrere a nuove reggenze”.
Analoghe preoccupazioni arrivano dal segretario provinciale della Flc Cgil, Paolo Campione, che in una nota parla di “concreto rischio di incremento degli affidamenti in reggenza, visto che diversi dirigenti titolari sono residenti in Emilia e in altre regioni e legittimamente potrebbero far ricorso alla mobilità come, del resto, già avvenuto quest’anno”.
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