Cultura

Museo Violino, mostra mandolini e
carte stradivariane sino al 3 marzo

La rassegna si svolge in occasione dei primi dieci anni di attività del Museo, a testimoniare come i temi dell’accessibilità, della conservazione e della valorizzazione del patrimonio siano assi centrali e trasversali di tutti le politiche gestionali dell’istituzione

Un Museo non è solo le proprie collezioni o sale espositive, ma è soprattutto un concorso di saperi e buone pratiche. La mostra La cura del Patrimonio – mandolini e carte stradivariane, al Museo del Violino, a Cremona, fino a domenica 3 marzo, a cura del conservatore Fausto Cacciatori, svela al pubblico e condivide il senso di azioni svolte quotidianamente, lontano dai riflettori, per garantire la tutela e la conservazione di un giacimento culturale prezioso fatto di strumenti, storia e competenze.

La rassegna si svolge in occasione dei primi dieci anni di attività del Museo, a testimoniare come i temi dell’accessibilità, della conservazione e della valorizzazione del patrimonio siano assi centrali e trasversali di tutti le politiche gestionali dell’istituzione. In questi anni sono state promosse, con il coordinamento del conservatore, indagini scientifiche, momenti di divulgazione e pubblicazioni, mentre interventi di restauro hanno restituito ora la bellezza ora talora perfino la fruibilità di alcuni beni, come i cinque mandolini, uno dei quali opera di Zosimo Bergonzi (1770), presenti negli inventari delle Collezioni Liutarie del Comune di Cremona dagli anni Cinquanta del secolo scorso eppure mai esposti al pubblico.

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