Teatro, "nuovo direttore non sarà
indeterminato". Ed è lite su Arena

Il nuovo direttore del Teatro Comunale di Casalmaggiore? Avrà un contratto al massimo di un paio di stagioni. Ad annunciarlo è stato il sindaco Filippo Bongiovanni nell’ultimo consiglio comunale. Il consigliere di Casalmaggiore la Nostra Casa Pierluigi Pasotto ha rinfacciato al sindaco di avere spesso criticato la scelta di affidare a Giuseppe Romanetti (da qualche mese in pensione) un mandato a tempo indeterminato. “Ma in realtà quella scelta ha consentito al comune di risparmiare. E il lavoro di Romanetti, qualitativamente parlando, è sotto gli occhi di tutti” ha detto Pasotto.

“Rimango contrario a quella assunzione a tempo indeterminato – ha ribattuto Bongiovanni – perché un direttore di teatro non può essere imposto da un contratto ad amministrazioni future. Non lo trovo corretto e questo non significa rinnegare il lavoro svolto da Romanetti, che ho apprezzato: il mio è un discorso di metodo. Per questo motivo posso dire che il nuovo direttore artistico avrà un contratto di un paio di stagioni, dopo di che si valuterà l’operato e il da farsi. Quanto ai risparmi, posso garantire che trattare con un libero professionista di volta in volta, consente comunque di non buttare soldi al vento, col vantaggio che, se quel direttore commette un errore, allora si può cambiare strada e strategia, come avviene in tanti altri settori”.

Non si è trovata una quadra, un punto di convergenza nemmeno sull’altra questione aperta riguardante il teatro, tanto è vero che, nel ritirare la propria interpellanza, il consigliere Pasotto si è detto “profondamente insoddisfatto”. Del corso di teatro organizzato da Giuseppe Arena, che tra le altre cose è anche consigliere comunale a Cremona per Fratelli d’Italia, si è però parlato con un acceso botta e risposta tra l’assessore alla Cultura Marco Micolo (sempre di Fratelli d’Italia) e lo stesso Pasotto.

“L’assessore – ha evidenziato Pasotto – parla di valorizzazione delle realtà locali, ma poi scopriamo che l’International Festival ha ottenuto meno fondi e che viene concesso un corso di teatro a un artista che arriva da fuori, quando magari potremmo sfruttare al meglio le nostre eccellenze. C’è molta confusione anche nella delibera che è stata pubblicata. Prima si parla di concessione dell’Auditorium, poi il corso si fa in Fastassa e per tre sere anche in biblioteca. E’ vero che il comune non spende, ma in realtà concedendo questi luoghi gratuitamente non ha ricavi”.

Al di là dell’aspetto economico, il vero nodo gordiano riguardava l’assegnazione del corso e degli spazi a un “forestiero”. “Arena è un ottimo professionista – ha ribattuto Micolo – e già tiene un corso di questo tipo a Canneto sull’Oglio, da anni e con ottimi risultati. E’ uno dei migliori professionisti a livello nazionale. Quando alla delibera, lei mi ha portato un documento parziale, che infatti parzialmente è stato accolto: alla fine si è deciso di fare tre serate di presentazione del corso in Auditorium Santa Croce, per capire se vi fosse la possibilità di raccogliere iscrizioni, e poi si è deciso di organizzare il corso in Fastassa. La Fastassa peraltro, in quelle sere, è già aperta e riscaldata per il corso di danza delle allieve di Nilla Barbieri. Al di là di questo, nessuno di Casalmaggiore mi ha chiesto di tenere un corso di teatro, nessuna associazione o compagnia. Non c’erano alternative. E allora quando Arena si è proposto ho detto di sì, perché è bravo”.

“Diciamo che così facendo non dimostrate di valorizzare del tutto, come avete detto, le eccellenze locali – ha ribattuto Pasotto, in chiusura -. E infatti chiamate qualcuno da Cremona. Evidentemente a Casalmaggiore quelli bravi non ci sono”.

Giovanni Gardani