Casalmaggiore, CNC, "Sicurezza,
non ci siamo. L'anno buono? 2025!"
"Non basta spendere secondo noi; occorre farlo bene, con un'idea precisa, restituendo servizi ai cittadini. In definitiva quindi il 2024 sarà l'anno della sicurezza? A nostro parere , se i casalaschi decideranno di non credervi più... magari potrà esserlo il 2025"
Sicurezza? E’ un cavallo di battaglia buono per tutte le stagioni, di qualunque sicurezza poi si vada trattando. Ancor più buono nell’anno in cui si vota. L’opposizione di CNC (Pierluigi Pasotto, Valentina Mozzi, Fabrizio Vappina e Mario Daina) ha ieri risposto alle dichiarazioni il sindaco Filippo Bongiovanni che ha battezzato proprio quest’anno, il 2024, come l’anno dedicato alla materia in questione, con una lunga disamina. Di qualunque sicurezza si vada trattando – è la questione controribattuta dalla forza d’opposizione – la città è indietro e questa amministrazione avrebbe avuto tutto il tempo necessario (e negli ultimi anni per lavorarci. Perché non lo si è fatto? Le possibilità, sempre secondo l’opposizione c’erano tutte. Una pioggia di soldi, mai visti prima da un comune di poco più (o poco meno secondo l’ISTAT) di 15 mila anime…
SOLDI – “Il 2024 sarà l’anno della sicurezza? Dopo aver letto sulla stampa locale a seguito delle dichiarazioni del sindaco Bongiovanni in consiglio comunale : “il 2024 sarà l’anno della sicurezza” in primis ci è scappato da ridere. Subito dopo abbiamo pensato di fare alcune considerazioni sulla materia. Perché ad esempio non sono potuti essere anni della sicurezza il 2015-16-17-18-19-20-21-22 e 23, nonostante le roboanti campagne elettorali e la pioggia di soldi arrivata nelle casse comunali? Per il PNRR + varie circa 13 milioni di euro a cui aggiungere una milionata e passa per i vari indennizzi Covid. Una somma che nemmeno sommando tutte le amministrazione del dopoguerra penso si sia mai vista a Casalmaggiore“.
SICUREZZA STRADALE – “Nell’attesa di capire se verrà spesa bene o male ci chiediamo quale accezione di sicurezza intenda Bongiovanni ? Se pensa a quella stradale andiamo maluccio, ad esser buoni. Il put studiato e approvato dalla sua maggioranza ha concentrato sempre più traffico in centro abitato, con il conseguente peggioramento della situazione di sicurezza di pedoni e ciclisti. L’arredo urbano, spesso costituito da Jersey e transenne mobili, che non dovrebbero essere utilizzate in forma permanente, confondono e costringono gli utenti a interminabili circuiti per arrivare a destinazione. Lo stato degli asfalti di tante vie cittadine è ai minimi termini e quelle asfaltate ex Novo si rompono subito (via Galluzzi). Il Semaforo di via Roma (130000 eurini buttati!!!) e la sperimentazione di via Cairoli – Porzio hanno dato il colpo di grazia ad una viabilità già caotica. Bongiovanni obietterà che erano fondi privati a seguito della “brillante operazione Aldi”; certo , ma potevano essere spesi diversamente, magari per arredo urbano serio in Via Cairoli e Porzio, in Via Adua o in via Alberto Mario ad esempio. Invece Via Alberto Mario resta irrisolta e pericolosa ,Via Adua come Le Mans, percorsi casa scuola inesistenti, l’inversione di marcia di via Romani si rivela un errore, Via Cairoli e Porzio in Gioco dell’oca style per citare qualcuno tra tanti esempi possibili. I quartieri, spesso al buio , dopo un investimento milionario per illuminazione pubblica, vedono peggiorare le condizioni di visibilità e di sicurezza generali. Considerando l’investimento milionario del comune di Casalmaggiore lo riteniamo un fatto grave” .
OCCHI SULLA CITTA’ – “Se invece il sindaco voleva alludere alla sicurezza virilmente declinata secondo il modello Salvino – Meloniano a livello nazionale, andiamo ancora peggio. Salvini e Meloni stanno fallendo a livello nazionale, vedi questioni migranti e sicurezza su tutte; Bongiovanni li ha anticipati a livello casalasco naufragando fragorosamente su quello che avrebbe dovuto essere il suo cavallo di battaglia . Dopo dieci anni di governo cittadino, nel quale purtroppo è successo di tutto, poche nuove telecamere in qualche parco cittadino (al Romani no ndr.) sbandierate come la soluzione, unite a quelle (sempre poche) già in funzione sono una misera foglia di fico su una situazione grave. Serve ben altro. Raccogliendo istanze anche da diversi cittadini che avevano chiesto aiuto in riunioni pubbliche, esasperati da atti vandalici, schiamazzi, risse e via discorrendo abbiamo presentato come gruppo consigliare ben due mozioni, con proposte precise e suggerimenti chiari riguardante la realizzazione di un circuito modulare di videosorveglianza per il centro e frazioni, con costo distribuito su più bilanci che puntasse ad integrare anche quelli privati già esistenti, partendo dalle situazioni delicate a scendere. Bocciate“.
DISAGIO GIOVANILE, CASETTE SUL PO E CITTADELLA – “Abbiamo più volte suggerito in consiglio comunale al sindaco , alla giunta , personalmente all’assessore alla partita, un percorso per affrontare quel disagio giovanile, che sta creando problemi a Casalmaggiore e molti ne creerà in futuro se non si interviene subito, attraverso una nuova modalità (anche severa, ma non solo) che in altre realtà produce risultati . Ignorati. D’altronde una Casalmaggiore ridotta così non si è mai vista e non aiuta: trasandata, sporca, triste; altro che lascio una Casalmaggiore migliore, caro sindaco. Che fine ha fatto, ad esempio, il Comitato per la Sicurezza? Chiederemo i dati della sua attività in questi anni. Inutile mettere blocchi stradali e militarizzare le fiere e le manifestazioni pubbliche: suggestive rappresentazioni, ma quello che conta è la vita quotidiana dei cittadini negli altri 360 giorni dell’anno e lì non ci siamo proprio. Volete ammettere finalmente, che aver smantellato quel presidio sociale costituito dalle baracchette nella zona ingresso parco, senza aver messo in campo un’alternativa, ha creato una zona franca davvero problematica? In consiglio ci ha risposto che una Cittadella della sicurezza nell’area ex-macello non si poteva fare con i fondi del PNRR. Ammettendo che possa essere vero e non ne siamo del tutto convinti, perché non pensare ad un investimento simile, con formule diverse, cercando di mettere sul piatto entrate (affitti) e convenienza strategica per il territorio? Campi da bocce ed esercizi pubblici ne abbiamo già a Casalmaggiore“.
IL 2025 – “Non basta spendere secondo noi; occorre farlo bene, con un’idea precisa, restituendo servizi ai cittadini. In definitiva quindi il 2024 sarà l’anno della sicurezza? A nostro parere , se i casalaschi decideranno di non credervi più… magari potrà esserlo il 2025“.
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