Pomponesco, Baruffaldi: "Minoranza
incapace di sostenere il confronto”
"Conseguentemente teniamo a precisare che nel mese di dicembre sono state formalizzate le attività di breve e di lungo periodo che l'amministrazione sta portando avanti giorno per giorno”.
L’amministrazione di Pomponesco è come sempre impegnata a lavorare sul campo e, probabilmente sbagliando, è di solito poco avvezza ai proclami autoreferenziali sui giornali. Per questo motivo non intendiamo dare seguito alle provocazioni quando è palese a tutti i membri del consiglio ed ai presenti in sala che la fuga della minoranza era dovuta all’incapacità di sostenere il confronto.
Conseguentemente teniamo a precisare che nel mese di dicembre sono state formalizzate le attività di breve e di lungo periodo che l’amministrazione sta portando avanti giorno per giorno. Attività tramite la quale si è potuto raggiungere forse il più importante e forse inatteso risultato per il 2024 ovvero aver mantenuto l’attuale livello dei servizi resi alla cittadinanza (scolastici, culturali, sportivi e turistici) senza aver ulteriormente rivisto le aliquote e le tariffe relative alle entrate nonostante i costi siano in crescita ed i trasferimenti compensativi dello stato in diminuzione.
In questo contesto, quindi, risultano ancora più importanti le altre azioni intraprese mediante le relazioni con gli altri enti, come la gestione del complesso tavolo di lavoro con l’ATO per realizzazione dell’acquedotto dato che la rete nel comune di Pomponesco è stata inserita fra le opere da realizzare già dal 2018 e degli accordi con l’ente parco per la gestione e manutenzione della garzaia.
Non bisogna dimenticare che nel comune si sta portando avanti la sperimentazione su un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, basato sempre sui cassonetti ma con un controllo puntuale dei conferimenti che unito al potenziamento del controllo sul territorio attraverso l’azione dell’agente di polizia locale renderanno Pomponesco un comune migliore e più civile.
Di particolare rilevanza risultano essere anche gli investimenti per potenziare il plesso scolastico e nell’ambito dell’efficientamento energetico della pubblica illuminazione. Nonché l’utilizzo dei fondi del PNRR per una reale digitalizzazione del comune, sia dal punto di vista dell’organizzazione e quindi dell’efficienza della macchina comunale che da quello dei servizi resi al cittadino.
Una precisazione tecnica però è dovuta: il DUPS ed il bilancio erano depositati dal 6/12, periodo più che sufficiente per elaborare proposte strutturate come normativa prevede ovvero mediante emendamenti che riportino analisi dettagliate del problema e le necessarie fonti di finanziamento. Per questo motivo la seduta del 18/12 era l’ambito di discussione delle stesse dove invece è stato semplicemente esposto un sommario elenco senza nessuno dei requisiti minimi necessari per valutarne la fattibilità.
Malgrado questo, la proposta che più ha interessato la maggioranza era quella relativa alla commissione per le pari opportunità. Nonostante risultasse un argomento buttato lì come tutti gli altri, è stato chiesto quale fosse la struttura immaginata e gli ambiti di intervento. Il consigliere Caffarra ha risposto quanto segue: “…la commissione non deve prendere le direttive dall’amministrazione la commissione ha uno scopo, la commissione fissa nominata, se vogliamo, dall’amministrazione che ha lo scopo di mantenere come dire il senso sulle pari opportunità di vigilare di sostenere determinate situazioni anche. Poi come operare sarà cura della commissione decidere quali sono gli strumenti…”.
Di fronte al nulla cosmico di questa risposta, difficile anche da riportare per iscritto, facciamo un invito agli altri membri della minoranza a prendere le distanze dal capogruppo perché probabilmente il 28% (376 voti su 1350 aventi diritto) dei cittadini che li hanno eletti hanno bisogno di contenuti non di slogan esposti poi in consiglio con modi tutt’altro che garbati.
Giuseppe Baruffaldi