Politica

Pomponesco, Caffarra: "Tante
proposte, nemmeno vagliate"

"Al termine di questo punto all’O.d.g. abbiamo abbandonato la seduta di consiglio, in quanto la maggioranza è altamente incurante del nostro gruppo consigliare, indi per cui la nostra presenza era del tutto irrilevante" si lamenta Caffarra.

Nella serata di Giovedì 28 Dicembre si è tenuto il consiglio comunale di Pomponesco, ultima riunione dell’anno, nel quale di norma come sempre, si deve approvare la revisione delle società partecipate nelle quali il comune è socio.

“Oltre a questo adempimento – sottolinea il sindaco Maicol Caffarra – la giunta ha ritenuto opportuno, giustamente, inserire all’o.d.g. l’approvazione del bilancio di previsione e del documento unico di programmazione dopo aver sollecitato l’amministrazione più volte a non approvare il bilancio di previsione a giugno dell’anno in corso, come erano consueti a fare perché è logico non abbia più un senso amministrativo in tale data. Il documento unico di programmazione è uno strumento strategico e operativo che funge da guida per gli amministratori, in cui si delineano le scelte che si andranno ad operare nel prossimo futuro.  Come previsto dai regolamenti, questo documento viene prima redatto dalla giunta, quindi presentato al consiglio per eventuali osservazioni ed integrazione da parte di tutti i consiglieri, quindi portato ai voti in una seduta successiva integrato di eventuali osservazioni”.

“Così anche l’amministrazione pomponescana – sottolinea Caffarra – lunedì 18 Dicembre ha presentato al consiglio il proprio documento con il quale ha delineato le proprie intenzioni e progetti futuri, invitando il nostro gruppo consigliare ad esporre nel limite delle possibilità economiche comunali, eventuali proposte, idee e progetti da poter inserire nel d.u.p. (documento unico di programmazione). Già con questo invito da parte dell’assessore al bilancio, era quello di un tono di sfida, pareva infatti che si volesse dimostrare l’insussistenza delle nostre critiche amministrative e la nostra mancanza di proposte e progettualità”.

“Tuttavia abbiamo accolto volentieri la possibilità – spiega il capogruppo di minoranza -: oltre ad alcune modifiche che abbiamo suggerito di apportare come la variazione del sistema di trasporto scolastico da ibrido (mezzo proprio e affidamento ad un ente terzo per la guida dello scuolabus) a totalmente interno o totalmente esterno, abbiamo anche proposto diverse idee a costo zero o prossime. In tema di agricoltura abbiamo suggerito di occuparsi più che “fare assistenza di bandi pubblicati dal GAL per agricoltori” (oltre al fatto che il comune non può fare assistenza, ci sono già gli enti preposti) abbiamo invitato a muoversi verso una tutela delle coltivazioni dalla fauna selvatica soprattutto con azioni politiche e coordinate con provincia e regione. Abbiamo anche riproposto di valutare l’installazione di una casetta dell’acqua, di avviare un processo di vera e propria transizione digitale, non intercettando solo qualche piccolo finanziamento per adeguamenti informatici obbligatori ma promuovendo un vero e proprio approccio digitale e innovativo al passo con i tempi degli amministratori e dei dipendenti nei confronti e per i cittadini, al fine di essere più smart e più attrattivi per i giovani. Abbiamo suggerito oltretutto di promuovere veri e propri progetti con le scuole non limitandoci solamente a erogare un piccolo contributo per sostenere laboratori propedeutici ma sviluppando un’interazione con le scuole promuovendo anche eventi e attività che possano essere motivo di sviluppo e crescita culturale, civile, ambientale e tanto altro per i bambini. Non abbiamo tralasciato tra le varie proposte, ancora una volta, l’istituzione di una commissione comunale per le pari opportunità che abbia la funzione di promuovere interventi nel mondo scolastico per l’educazione alla parità di genere, di elaborare proposte politico-amministrative che tentino di annullare le disparità e gli ostacoli di genere, ma anche sociali, sostenere politiche e interventi di prevenzione alla violenza e tanto altro”.

“Solamente quattro giorni dopo, il sindaco ha convocato nuovamente il consiglio comunale al fine di approvare il documento unico di programmazione, dimostrazione palese che non vi era alcuna intenzione di ponderare e valutare le proposte della minoranza, atti che richiedono tempo materiale per valutarne la fattibilità; infatti il documento da approvare è rimasto immutato, un mero copia-incolla del precedente. In consiglio comunale, tenutosi giovedì 28 dicembre, la maggioranza non ha fornito motivazioni valide per le quali le nostre idee sono state scartate obiettando che sono progetti non fondamentali schernendo oltretutto tematiche sociali importanti”.

È lapalissiano che non c’è alcuna intenzione da parte dell’amministrazione Baruffaldi di collaborare e accogliere le nostre proposte; se così non fosse da tempo avrebbero potuto prendere spunto dai suggerimenti che diamo, non sono in sede di approvazione del D.U.P. ma prendendo anche spunto dalle idee che abbiamo lanciato in campagna elettorale e che continuiamo a proporre attraverso il semestrale “Pomponesco Informa”.

Al termine di questo punto all’O.d.g. abbiamo abbandonato la seduta di consiglio, in quanto la maggioranza è altamente incurante del nostro gruppo consigliare, indi per cui la nostra presenza era del tutto irrilevante al fine di un confronto politico come si dovrebbe tenere in un consiglio comunale. Evidentemente stanno dimenticando che seppur siamo solo in tre a sedere nell’emiciclo, per un sistema elettorale poco rappresentativo, noi siamo la voce di quasi la metà dei pomponescani. Il modus operandi del cacicco sta contagiando l’intera maggioranza”.

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