Tagli area Baia, perizia Carboni:
"Piante stabili, buone condizioni"
"La politica del meno verde possibile sta spogliando Casalmaggiore un pezzo alla volta - scrivono i referenti del Movimento Cinque Stelle e Annamaria Piccinelli - ed è in linea con quell'aspetto sempre più fiacco, spento, sciatto e grigio che è sotto gli occhi di tutti".
Alberi in buone condizioni e stabili. Così sono stati giudicati i pioppi fatti tagliare dal Comune la primavera scorsa in zona Baia al Lido. Gli abbattimenti non sono giustificati in alcun modo.
E’ il responso della controperizia commissionata da M5S e Vivace Sostenibile. Le analisi resistografiche e quelle tomografiche condotte dal dottor Mauro Carboni della EquaBio di Parma, hanno dimostrato le buone condizioni del legno e l’assetto stabile delle radici.
“La politica del meno verde possibile sta spogliando Casalmaggiore un pezzo alla volta – scrivono i referenti del Movimento Cinque Stelle e Annamaria Piccinelli – ed è in linea con quell’aspetto sempre più fiacco, spento, sciatto e grigio che è sotto gli occhi di tutti.
La stessa fiacca che ha impedito di ribellarsi allo sfacelo del vecchio ospedale, allo sfacelo dell’ex Don Bosco, alla perdita dei milioni della tangenziale, a una viabilità da ridolini con selve di cartelli stradali, il semaforone, transenne con sacchi, jersey in plastica bianca e rossa, i sondaggi al contrario ecc ecc.
La politica del “meno verde possibile” è solo uno dei tasselli di questa decadenza, ma non è irrilevante.
Rasata al suolo la collinetta per Parco posta con i suoi gelsi e sostituita con blocchi di cemento e ghiaia. Spariti gli alberi di via Martelli uno dopo l’altro e invece di ripristinarli, chiusi pure gli alloggiamenti. Stessa fine per gli alberi di via Roma che un tempo era verde e ora non più. Tagliati 7 grandi pioppi tra bianchi e neri, al Lido qualche anno fa. Tagliati i 2 grandi tigli sulla salita di fronte alla pretura. Tagliati i 2 alberi di fronte alle ex scuole elementari. Tagliati due 2 olmi secolari in via Porzio (erano su suolo privato, ma andavano censiti e salvaguardati). Tagliati 2 o tre tigli sul viale della stazione. Una ventina di piante seccate e lasciate così per due anni davanti alle scuole elementari.
E non dimentichiamo che di fatto, è stato smantellato l’Ufficio Ambiente e Manutenzione del Territorio e l’unico addetto rimasto è stato aggregato all’Ufficio Tecnico. Sono sparite le Guardie Ecologiche Volontarie. Infine, spariti tutti i filari dalla cartografia del Pgt così è più facile non proteggerli“.
E a proposito di sicurezza, “tanto decantata da dieci anni a questa parte“, ecco cosa si legge nella Perizia del Dottor Carboni: “… l’obiettivo dichiarato di ridurre il rischio per i visitatori mediante l’abbattimento degli esemplari in oggetto si è dimostrato del tutto parziale. Infatti, durante il sopralluogo, sono emerse importanti criticità su alcune alberature limitrofe. Si segnala la presenza di funghi cariogeni, lesioni aperte con legno disfunzionale esposto e processi di carie affiorante. E si sta parlando di alberi insistenti su aree frequentate e nonostante questo non presi in considerazione, a dimostrazione che il criterio non è la sicurezza del verde in generale. Per essere gentili, diciamo che è una sicurezza a chiazze“.
Poi le conclusioni: “C’è chi si difende tirando in ballo la pianta recentemente caduta in Po. Siamo seri: si tratta di una pianta caduta in Po perché era già in Po e alla quale, dunque, la piena ha tolto quel poco di terreno che la teneva in equilibrio, nulla a che vedere con le piante che sono state tagliate.
Piuttosto bisogna capire l’importanza strategica del verde per la bellezza, la sicurezza e l’attrattività di Casalmaggiore e quindi investici denaro e mettere i tecnici addetti al verde, nelle condizioni di lavorare con i mezzi adeguati e in modo dignitoso, perché quando si è costretti a lavorare in ristrettezze economiche e di visione, certe diagnosi sono la conseguenza obbligata“.
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