Ambiente

Noi, Ambiente, Salute al Parco
Oglio Sud: "Torbiere, cosa fare"

"L'associazione Noi, Ambiente, Salute ritiene che sia doveroso impegnarsi concretamente per un ambiente migliore"

L’Associazione Noi, Ambiente e Salute con sede a Viadana scrive ai responsabili del Parco Oglio Sud. Una lettera ricca di desideri, di punti contenuti già nel piano di tutela per la stessa area. Dare fondo a quei progetti secondo l’associazione potrebbe essere – e per tutti – il miglior regalo di Natale o quantomeno un proposito sul quale lavorare nell’anno che nasce.

L’associazione Noi, Ambiente, Salute ritiene che sia doveroso impegnarsi concretamente per un ambiente migliore. E’ lo stesso Piano della Riserva Naturale Torbiere di Marcaria (Art. 14, L.R. 30 novembre 1983, n. 86), reperibile sul sito online del Parco Oglio Sud, ad elencare i problemi e gli interventi da intraprendere. Riportiamo alcuni passi del Piano:

  • 2.1.3 GEOLOGIA, GEOMORFOLOGIA, IDROLOGIA E PEDOLOGIA
    … Il problema principale della riserva naturale Torbiere di Marcaria è senza dubbio costituito dallo scarso afflusso e ricambio dell’acqua, la cui qualità è gravemente compromessa dalla rete di fognature e dal deficitario impianto di depurazione posto all’interno della Valle… Il depuratore comunale è entrato in funzione nel 1982 e serve i centri di Marcaria e Casatico. Probabilmente a causa dell’ubicazione non troppo felice, della scelta di individuare quale ricettore degli scarichi fognari lo scolo Loiolo, considerandolo un canale di bonifica a portata perenne e la gestione senza dubbio non ottimale, il depuratore ha creato notevoli problemi e sono state inquinate le acque della riserva con gravi problemi… Attualmente il canale Loiolo si presenta inquinato dagli scarichi fognari; sebbene questo canale sia debolmente lotico non scarica in Oglio in modo costante, … Nei periodi in cui l’acqua del Loiolo non riesce a defluire i liquami si spandono nella Valle nei pressi del canale stesso e, in caso di forti precipitazioni, lo risalgono costeggiando il paese. In prossimità del centro abitato vi sono altri scaricatori che ovviamente si attivano contemporaneamente.
  • 2.1.5 VEGETAZIONE
    … Osservazioni recenti hanno permesso di evidenziare la rarefazione o scomparsa delle idrofite sommerse e galleggianti negli stagni e nei canali direttamente interessati dagli scarichi del depuratore, probabilmente a causa dell’avanzato stadio di interrimento e della torbidità dell’acqua, che provoca scarsità di luce al fondo. Il fenomeno può avere pesanti ripercussioni sul funzionamento degli ecosistemi acquatici e in particolare sulla fauna ornitica che si alimenta nei corpi d’acqua…
  • 2.2 OBIETTIVI DEL PIANO
    … Sulla base delle disposizioni della L.R. 86/83, della deliberazione del consiglio regionale n. IV/1390 del 31/5/89 e dei risultati degli studi naturalistici del territorio e dei contenuti della Direttiva 92/43/CEE, il piano si propone i seguenti obiettivi: 1. individuare iniziative per mantenere e riqualificare le cenosi palustri autoctone, caratterizzate da unità vegetazionali torbigeno-interranti tipiche della Padania, attraverso una gestione attiva dei canneti di proprietà del Parco e con interventi mirati di riapertura di chiari allo scopo di prevenire o rallentare il naturale fenomeno di interrimento delle praterie a idrofite emergenti e degli stagni…
  • 2.4.3 INTERVENTI DI CONSERVAZIONE E RIPRISTINO
    Gli interventi di conservazione e ripristino riguardano molteplici aspetti quali: la gestione ordinaria delle praterie a idrofite emergenti, la riapertura di canali e chiari interrati, la realizzazione di piccole opere idrauliche per conservare l’igrofilia del sito e migliorare l’assetto idrologico…
  • 2.4.3.4 RIAPERTURA DEGLI SPECCHI D’ACQUA E DEI CANALI
    La rete idrica presente deve essere mantenuta efficiente per consentire la circolazione d’acqua all’interno della riserva. Inoltre è necessario mantenere aperti gli specchi d’acqua, che tendono ad interrarsi lentamente. Periodicamente è necessario intervenire con escavatori per riallargare e riapprofondire specchi d’acqua e canali. Il materiale asportato verrà depositato in parte sui terreni agricoli limitrofi ed in parte nelle aree acquisite e soggette a recupero ambientale. Gli interventi dovrebbero essere ripetuti almeno ogni due o tre anni per i canali, mentre almeno una volta ogni cinque per gli specchi d’acqua più ampi… Per garantire il minimo impatto è necessario che vi sia una rotazione in modo che ogni anno venga ripulita una parte di canali o di specchi d’acqua e una parte “stia a riposo”.
  • 2.4.5.1 DEPURATORE COMUNALE
    Un problema fortemente collegato con lo stato idrico delle torbiere è rappresentato dal depuratore e dalle acque di scarico in genere del comune di Marcaria. A causa della non adeguata manutenzione, dell’insufficiente dimensionamento dell’impianto di depurazione e della mancanza di una portata continua sufficiente del canale Loiolo, non persistono le condizioni per consentire l’ulteriore sversamento delle acque reflue in palude… Per consentire, anche in corrispondenza delle piene del fiume Oglio, lo scarico delle acque del canale Loiolo, che attraversa la Riserva raccogliendo le acque di scarico del depuratore e del sistema fognario comunali, il Parco si impegnerà perché il Consorzio di Bonifica Alta e Media Pianura Mantovana ed il Comune, realizzino il sistema di sollevamento e l’elettrificazione della chiavica che ne regola il deflusso. Con la realizzazione di quest’opera, verranno definitivamente impedite le inondazioni della riserva che avvengono periodicamente distribuendo nel sito l’elevato carico organico delle acque di scarico.
  • 4.3.4 RIAPERTURA DEGLI SPECCHI D’ACQUA E DEI CANALI
    È prevista la riapertura di alcuni canali e chiari interrati con escavatori per favorire la circolazione dell’acqua, il reinsediamento delle idrofite sommerse e galleggianti e la creazione di stagni con differenti profondità…
  • 4.3.9 REALIZZAZIONE DI PARATOIA PER DEVIAZIONE REFLUI DEPURATORE, RIPULITURA CANALE E REALIZZAZIONE CANALE DI COLLEGAMENTO.
    Al fine di ridurre l’impatto del depuratore e del sistema fognario sulla riserva l’ente gestore provvede direttamente, in accordo e con la collaborazione del gestore dell’impianto, a: – realizzare una paratoia per la deviazione dei reflui nel canale che corre lungo il confine Sud della riserva; – ripulire il canale che convoglia i reflui – realizzare un breve tratto di canale di collegamento sui mappali 83, 84 parte del Fg. 34.
  • 4.7.1. DEPURATORE COMUNALE
    Al fine di ridurre l’impatto del depuratore e del sistema fognario sulla riserva l’ente gestore provvede direttamente, in accordo e con la collaborazione del gestore dell’impianto, a realizzare gli interventi previsti al punto 4. 3. 9. L’ente gestore della riserva inoltre si attiva affinché il gestore dell’impianto provveda ad adeguare il medesimo alle nuove normative in materia di scarichi e tutela delle acque dall’inquinamento (D. lgs. 152/99) mediante: – potenziamento ed adeguamento tecnologico dell’impianto; – gestione di un punto di monitoraggio continuo della qualità delle acque (sia attraverso parametri chimico fisici che biologici – Extended Biotic Index) all’uscita dello scarico; – realizzazione di “ecosistemi filtro” tra lo scarico e il corpo ricevente (la palude) con la funzione anche di bacini di contenimento in caso di problemi nell’impianto. Questi “ecosistemi filtro” verranno localizzati preferibilmente nei terreni a ridosso dell’impianto…

Ora sposteranno il depuratore, che per il momento è ancora al suo posto, ma le fognature alla minima pioggia continueranno a scaricare come prima. Noi possiamo solo aggiungere che quanto elencato nel piano incide da 40 anni sulle condizioni ambientali dell’area. Non si tratta di suggestioni nostalgiche o idealizzazione dell’ambiente, ma di applicare nei tempi e modi stabiliti quanto è contenuto nel Piano della riserva in questione, passando dalle parole scritte ai fatti concreti. Non servono molte lauree per vedere lo stato delle Torbiere, bastano gli occhi e la volontà di vedere ed agire di conseguenza“.

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